venerdì 5 marzo 2021
In una nota la Fials, Federazione italiana autonomie locali e sanità, denuncia il trattamento ricevuto dal personale sanitario. Contratto nazionale in scadenza
Contratto in scadenza per il personale sanitario

Contratto in scadenza per il personale sanitario - Archivio

COMMENTA E CONDIVIDI

Cercasi infermieri disperatamente: in Italia è caccia ai professionisti sanitari, ma centinaia di bandi delle Aziende rivelano che, nonostante la domanda sia alta, le assunzioni vere si fanno con il contagocce o a tempo determinato. A denunciarlo in una nota la Fials, Federazione italiana autonomie locali e sanità. Ecco una panoramica di quello che sta succedendo. Basta dare un'occhiata agli ultimi bandi di febbraio. A indire concorsi: Israa Treviso che cerca dieci infermieri; Asl Cuneo ne cerca 25; il Gaslini di Genova cerca 52 infermieri pediatrici; Asst Lodi cerca dieci infermieri; Asp Reggio Calabria, 77; Asst di Cremona, 23. All'Asst della Valtellina e Alto Lario (Sondrio) cercano 30 infermieri a tempo determinato.

Mentre l'Ausl Reggio Emilia – continua la nota stampa - ha indetto una call per la campagna vaccinale e recluta infermieri e assistenti sanitari con rapporto di lavoro autonomo di tipo occasionale o libero-professionale o di collaborazione coordinata e continuativa: compenso previsto 20 euro l'ora lordi. Un bando recentissimo delle Fiamme Gialle di Bologna, sempre per inoculare vaccini, offre 25 euro orarie agli infermieri per un massimo di 100 ore, specificando luogo (la caserma "Valani") e numero di sedute giornaliere, quantificate in 32, di quattro ore ciascuna secondo programma. In Abruzzo, qualche giorno fa, la Protezione Civile ha indetto un bando per 160 infermieri e 140 Oss.

La casistica dell'offerta è ampia e dimostra il caos: ogni struttura si muove motu proprio e senza un confronto con le organizzazioni sindacali, così come ogni Regione si dà un'organizzazione diversa per il piano vaccinale anti Covid. Unico leitmotiv la carenza di personale infermieristico. Le infermiere sono oltre il 75% della categoria, con un'età media di 55 anni. Poco importa se la carriera la fanno in pochi, anzi pochissimi, e nemmeno se in alcune Aziende non hanno trovato nella busta paga né le indennità né il premio Covid.

Sono stati oltre 100mila (certificati come infortunio dall'Inail) i contagiati. E intanto il Ccnl (triennio 2019-2021) è in scadenza e ancora una volta la categoria attende risposte. Se parlare di emolumenti proprio ora potrebbe risultare fastidioso, allora infermieri, Oss e professioni sanitarie si aspettano quantomeno il rispetto. «Un rispetto – conclude la Fials - dovuto non ad eroi, anche se centinaia di vittime ne testimoniano il senso del dovere fino al sacrificio supremo, ma a professionisti che attendono risposte sul rinnovo contrattuale in primis, sulle annunciate prestazioni aggiuntive per vaccinare previste in legge di Bilancio, sull'organizzazione e la gestione della campagna massiva e sui reparti Covid che si stanno riempiendo di nuovo. Chiediamo regole di ingaggio serie questa volta, caro governo Draghi, per vedere davvero la luce in fondo al tunnel».

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: