sabato 14 febbraio 2009
Un appello al lavoro comune per ristabilire le condizioni normali dell'economia. Così ha esordito sulla scena internazionale il neo segretario al Tesoro americano Timothy Geithner.
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La nuova amministrazione Usa tende la mano al mondo per scrivere assieme le regole comuni e superare la crisi economica e assicura che non ricorrerà a sistemi protezionistici per favorire la ripresa del paese.  Al suo debutto nei vertici internazionali il neo segretario al Tesoro Usa, Timothy Geithner, è intervenuto a Roma per rassicurare i partner del G7 sulle intenzioni di lavoro comune degli Stati Uniti in quella che è la crisi "più ampia e profonda degli ultimi decenni" e per raffreddare le polemiche sulla Cina e sul suo uso disinvolto della moneta.Alla chiusura dei lavori del vertice, Geithner si è presentato alla stampa con spirito dinamico e affabile dopo aver incassato i complimenti dei vertici di Bce, Commissione Europea e Eurogruppo. "È un buon oratore, franco e aperto" è stato il parere comune di Jean-Claude Trichet, Joaquin Almunia e  Jean-Claude Juncker, mentre il ministro francese Christine Lagarde ha definito il suo un "ottimo debutto". "È imperativo che lavoriamo insieme per ristabilire" le condizioni normali dell'economia e dei sistemi finanziari, ha detto Geithner che, pur riconoscendo la gravità della situazione è apparso animato da uno spirito positivo e da un cauto ottimismo proiettato al futuro senza accennare agli errori commessi nel passato dal sistema finanziario americano. Dopo aver ricordato la velocità della nuova amministrazione Obama nel dare una risposta alla crisi ha annunciato che "nelle prossime settimane la Casa Bianca presenterà delle misure nell'ambito della legge di bilancio che mirano a rendere più sostenibili le nostre politiche fiscali nel medio termine".Geithner assicura quindi che "tutti i paesi si devono impegnare al libero commercio e le politiche di investimento, che sono essenziali alla crescita e alla prosperità economica". Il segretario smorza così i timori della vigilia (peraltro già ridimensionati dalla presidenza italiana nella conferenza di fine vertice) sulle clausole denominate 'buy american' a favore dei prodotti nazionali contenute nel piano di stimolo da 787 miliardi di dollari che il presidente Obama firmerà nei prossimi giorni dopo l'approvazione di Camera e Senato. La clausola del 'buy american', ha assicurato Geithner verrà attuata nel "rispetto delle regole del libero commercio".In particolare, il segretario al Tesoro si è detto "assolutamente concorde" sul fatto che "bisogna lavorare insieme ora per fare tutto il possibile per affrontare la crisi" con gli altri Paesi del G7 e del G20. "Bisogna iniziare un processo per ristabilire la fiducia attraverso degli standard più rigorosi" ha sottolineato dimostrandosi in linea con la proposta promossa dal governo italiano e dal Fsf presieduto da Mario Draghi. Al di là dei possibili modelli da adottare, ovvero quello europeo o quello americano, secondo Geithner "l'importante è trovare una strada comune per disegnare degli standard efficaci, e questo richiederà la stretta collaborazione di tutti" i Paesi. Inoltre il segretario Usa ha sottolineato l'importanza di trovare le vie giuste per far funzionare il mercato del credito e realizzare "banche più robuste" oltre a garantire la trasparenza e far ripartire l'afflusso dei capitali privati.Infine un riconoscimento alla Cina e al suo ruolo nello stabilizzare i mercati finanziari e nel rendere sempre più flessibile lo yuan, raffreddando così le polemiche accese con Pechino nelle scorse settimane.
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