lunedì 1 aprile 2019
Design premiatissimo e comoda sportività: ecco com'è e come va la prima shooting brake del marchio coreano
Kia Proceed, la (bella) alternativa alle tedesche
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La necessità di classificare sempre e comunque ogni vettura in una precisa categoria, obbliga a dire che si tratta di una shooting brake. Ovvero di una familiare, ma con un marcato accento di sportività. La nuovissima ProCeed di Kia però è una vettura particolare, difficile da classificare. Di certo rappresenta un'alternativa attraente alle tradizionali Sportwagon, soprattutto tedesche, conservando nelle sue equilibrate proporzioni ingombri compatti che ne lasciano intuire la grande agilità, nonostante i 4,61 metri di lunghezza.

Elemento che la distingue subito è il suo design attraente e le proporzioni piuttosto originali che sottolineano il DNA da coupé, combinando una sorprendente presenza visiva con la grande versatilità di utilizzo. Il design distintivo è particolarmente evidente nella parte posteriore, dove una linea luminosa collega fra loro le luci a LED, conferendo alla ProCeed una presenza stilistica unica che infatti le hanno permesso di vincere già alcuni premi.

Recentemente Kia ha trionfato nuovamente ai Red Dot Awards, uno dei più importanti riconoscimenti a livello mondiale, ottenendo tre prestigiosi primi posti per il design. Dopo il lancio della terza generazione della famiglia Ceed, sul podio sono salite tutte e tre le versioni, la hatchback, la sportwagon e, appunto, la shooting brake. Un risultato che sottolinea il valore del design Kia, da oltre un decennio sotto la responsabilità di Peter Schreyer, President of Design and Chief Design Officer Kia Motors.

Com'è. Esteticamente filante e “schiacciata” in basso, anche all'interno dell'abitacolo la ProCeed continua a voler fare la sportiva, ma sempre senza eccessi e non dimenticando il comfort. Così i sedili hanno fianchetti morbidi e c’è davvero tanto spazio, anche per le teste di chi siede dietro. Il “segreto” è la linea del tetto che inizia a scendere solo dopo aver incontrato il montante posteriore, così anche chi è alto non soffre. Abbondante anche lo spazio nel bagagliaio: 594 litri, vale a dire 90 in più rispetto alla Mercedes CLA Shooting Brake (pronta a debuttare con la nuova generazione) che risulta la sua rivale più prossima, sia pure in una categoria superiore, anche nel prezzo.

Come va. In un’epoca affollatissima di Suv e di vetture ad assetto rialzato, ritrovarsi al volante di una vettura impostata per restare il più vicino possibile allla strada fa sempre una certa impressione, ma le sensazioni sono più che positive. Rispetto alla berlina e alla sportswagon le sospensioni sono più basse e rigide e questo aiuta la precisione di guida. Anche lo sterzo è valido, preciso e diretto: dona un feeling che porta ad affrontare le curve con più sicurezza e disinvoltura, a dispetto della lunghezza non certo da compatta.

Sotto il cofano. L'esemplare della nostra prova era spinto dal 1.6 turbodiesel da 136 CV, unica versione a gasolio disponibile oltre alle due a benzina: da 1.4 litri e 140 Cv oppure 1.6 da 204 CV. Non eccezionale invece il cambio automatico a doppia frizione un po' lento ma improntato al contenimento dei consumi.

Quanto costa. Si parte da 29.000 euro per la ProCeed GTLine con il 1.4 turbo benzina da 140 CV accoppiato al cambio manuale 6 marce, mentre l’automatico doppia frizione a 7 rapporti richiede 1.500 euro in più. L’allestimento è ricco e comprende luci anteriori full LED, monitor touch da 8”, sedili anteriori e volante riscaldabili, sistema keyless, cruise control e portellone con apertura elettrica. Per la GT da 204 CV invece sono necessari 33.000 e l’allestimento è full optional: sedili in pelle, cerchi da 18”, sistema di parcheggio automatico e cruise control adattivo. Una via di mezzo il diesel GT LIne, in listino a partire da 31.250 euro.

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