martedì 8 aprile 2014
​Gran fuoristradista e piacevole da guidare anche sull'asfalto: arriva il nuovo Suv compatto di Jeep, il primo con Dna tutto italiano realizzato sulla piattaforma derivata da quella dell'Alfa Romeo Giulietta
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Il cofano punta verso il cielo e il corpo è schiacciato contro lo schienale del sedile, come accade agli astronauti dentro lo shuttle pronto al lancio. Questo si prova al volante della nuova Jeep Cherokee guidata a Balocco per la prima volta nel percorso fuoristrada, affrontando una pendenza di 35 gradi. La prima Jeep con Dna tutto italiano, realizzata sulla piattaforma C-Wide, derivata da quella dell'Alfa Romeo Giulietta, verrà commercializzata in Italia a partire dal weekend del 12-13 aprile con un "porte aperte" nelle concessionarie e un listino prezzi compreso tra i 39.000 e i 59.000 euro.
 
Jeep è uno dei marchi più globali del Gruppo FCA e gode di ottima salute; nel 2013 ha venduto 731.566 auto in tutto il mondo (53.467 in Europa), realizzando il suo record assoluto, e alla fine di quest'anno arriverà a un milione di unità. La nuova Cherokee sarà un modello strategico per raggiungere questo obiettivo e ha tutte le carte in regola per centrarlo. "Questo - ha detto Chris Ellis, responsabile Jeep per l'area EMEA - è unSuv senza compromessi, pensato per essere venduto sul mercato globale, ma sviluppato tenendo conto dei gusti dei clienti europei, storicamente quelli più esigenti. Vogliamo che la nuova Cherokee diventi un punto di riferimento per tutto il segmento".
L'ultima arrivata do casa Jeep ha tutte le qualità tradizionali del marchio, quindi è in primo luogo in grado di inerpicarsi praticamente dappertutto, ma è anche un Suv moderno, con diversi caratteri a seconda delle versioni. Le performance fuoristradistiche estreme sono appannaggio della Trail Hawk, variante disponibile solo con il 3.2 V6 Pentastar da 272CV, ma anche la Longitude e la Limited, abbinate al 2.0 Multijet da 140 o 170 CV, si disimpegnano senza problemi nella maggior parte delle situazioni.
 
I sistemi di trazione in tutto sono quattro, disponibili anche con il nuovissimo cambio automatico a 9 marce che debutta proprio sulla Jeep Cherokee e arriverà presto anche su tanti modelli del Gruppo FCA. Gli equipaggiamenti della nuova Cherokee sono al top del segmento: già la versione Longitude ha di serie 7 airbag, il climatizzatore automatico bi-zona, i cerchi in lega da 17 pollici, la retrocamera e il sensori per la pressione dellegomme. Passando alla versione Limited (la più ricca), troviamo il sistema di infotainment Uconnect con schermo da 8,4 pollici, i fari bi-xeno, i sensori di parcheggio, la strumentazione con monitor TFT da 7 pollici e gli interni in pelle, con i sedili anteriori riscaldati e ventilati. Sono invece addirittura 70 i sistemi di sicurezza e di assistenza alla guida, tra attivi e passivi. Del resto la Cherokee ha ottenuto le 5 stelle nei crash test Euro NCAP e il premio Best in Class 2013 nella sua categoria.
 
Torniamo ora sulla la rampa da 35 gradi, dove il Suv "italo-americano" si arrampica senza sforzo, con il 3.2 V6 che si sente appena e l'elettronica che centellina il gas. Arrivati in cima il cambio di inclinazione è repentino e la Jeep sembra volersi tuffare di testa, invece la discesa è tanto dolce quanto controllata e non abbiamo nemmeno toccato il freno. Ma la Cherokee sa conquistare anche su strada. Il 2.0 Multijet da 170 CV ha una spinta corposa (350 Nm di coppia a 1.750 giri) e il cambio automatico a 9 marce la riesce a sfruttare al meglio, garantendo riprese rapide e bassi consumi nella marcia a velocità costante. Le sospensioni, invece, stupiscono su entrambe le versioni. Pur prive di regolazioni elettroniche regalano un confort elevato, tanto in off-road che su asfalto.
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