sabato 26 novembre 2016
In cinque anni più di 19mila iscritti. A un anno dal diploma, l'81,1% dei giovani ha un'occupazione
Its, la conferma di un successo
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Andrea, 21 anni, ha concluso quest’anno il percorso di Istruzione tecnica superiore (Its) di Lanciano, Chieti, nell’area delle nuove tecnologie per il made in Italy della meccatronica, conosciuto grazie alle proposte del Piano Garanzia Giovani a cui si era iscritto dopo il diploma superiore di tecnico industriale. Una scelta che è stata premiata: l’azienda che lo ha ospitato in tirocinio, lo ha assunto con un contratto di sei mesi.

Diplomata quest’anno anche Elisa, che ha frequentato l’Its di Jesolo (Venezia) per le Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali e turismo, con il sogno di diventare direttrice d’albergo; grazie al corso svolto ha già trovato lavoro come front office agent presso un hotel a quattro stelle di una prestigiosa catena. Stesso Its anche per Laura, iscritta nel 2015: un’esperienza che le ha dato la possibilità di lavorare nel periodo estivo nel villaggio turistico dove aveva svolto lo stage.

A Padova Elena ha frequentato l‘Its Cosmo dell’area delle nuove tecnologie per il made in Italy, sistema moda. Diplomatasi quest’anno, ha trovato subito lavoro come prototipista 3d e modellista in una grande azienda veneta, grazie alla conoscenza di un software per la prototipazione virtuale, che ha imparato ad usare proprio durante il corso.

Sono solo alcune delle storie raccontate a Job & Orienta, la manifestazione nazionale dedicata ai temi dell’orientamento, della scuola, della formazione e del lavoro fino a sabato alla Fiera di Verona, che ospita in questi giorni, presso l’area espositiva del ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ben 24 delle 93 fondazioni Its costituite in Italia dal 2011 a oggi. Una rete diffusa in molte regioni d’Italia, presenti in questa edizione del Salone con questa loro proposta formativa: dal Veneto alla Puglia, passando per Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Umbria, Marche, fino alla Toscana.

Nati per sostenere i distretti produttivi dei diversi territori, con particolare attenzione ai fabbisogni di innovazione e di aggiornamento tecnologico delle piccole e medie imprese, gli Istituti tecnici superiori rappresentano a livello italiano l’unica offerta formativa non accademica di livello terziario. E sono frutto di una strategia innovativa, fondata sulla connessione delle politiche d’istruzione, formazione e lavoro con le politiche industriali, tenendo integrato l’obiettivo da un lato di formare le nuove figure professionali del futuro, dall’altra di innovare i mestieri della tradizione.

E alle storie si aggiungono i numeri, a conferma che i percorsi di istruzione tecnica superiore stanno funzionando davvero. L’ultima rilevazione Indire conferma il trend di crescita: 93 oggi le fondazioni Its regolarmente costituite nel nostro Paese, di queste 11 nate nell’ultimo anno. Nei loro partenariati si contano circa 1.900 soggetti: tra questi, 377 istituti scolastici, 721 imprese e associazioni d’impresa, 91 Università, 60 centri di ricerca, 280 enti di formazione, 185 enti locali, 37 associazioni datoriali, 30 Ordini/Collegi professionali, 15 Camere di commercio, nove organizzazioni sindacali, sette istituti di credito e quattro partner stranieri. Sono 803 i percorsi totali attivati dal 2011, per un totale di oltre 19mila iscritti; 321 i percorsi conclusi, per un totale di 5.939 diplomati. E guardando al presente, sono 386 i percorsi oggi attivi per un totale di 9.900 frequentanti (dati aggiornati a questo novembre). Un altro dato significativo tra tutti a convalidare il valore e l’efficacia di questi percorsi è la percentuale degli occupati a 12 mesi dal diploma, passata dal 78,3% del 2015 all’81,1% del 2016; di questi il 90,2% ha trovato un lavoro coerente con il titolo di studio conseguito. E ancora, riguardo alla tipologia di contratto, quasi la metà degli occupati (46,8%) ha stipulato un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, a tempo determinato il rimanente 53,2%.


«Contiamo di raddoppiare questi numeri a breve – ha detto Gabriele Toccafondi, sottosegretario del ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca -. Ricordiamoci che fino a cinque anni fa in Italia non esisteva nulla di tutto questo. Oggi, invece, i numeri parlano chiaro: questo è il segno che quando scuola, mondo del lavoro, territorio e università gestiscono insieme un percorso, i risultati arrivano. Si danno ai ragazzi competenze vere, possibilità vere».

Focus del convegno Its per l’Italia 4.0 l’area tecnologica del made in Italy e i relativi ambiti di articolazione, i cui Its hanno avviato in via sperimentale le attività previste nell’ambito del Piano nazionale Italia 4.0, recentemente varato dal governo. L’obiettivo è quello di realizzare un ampio progetto di digitalizzazione dei processi produttivi delle piccole, medie e grandi imprese. Tra gli interventi previsti dal Piano, l’ampliamento, affidato anche agli Its, dell’offerta formativa ad alta specializzazione tecnologica per lo sviluppo e l’acquisizione da parte dei giovani di nuove e specifiche competenze.

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