mercoledì 17 marzo 2010
Protesta dei lavoratori della Italtel di Settimo Milanese (Milano). Il provvedimento dovrebbe riguardare 237 dipendenti su circa 1.400.
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I lavoratori della Italtel di Settimo Milanese (Milano) hanno occupato stamani gli uffici della dirigenza e delle risorse umane nello stabilimento, per protestare contro la cassa integrazione che, nella sede lombarda, dovrebbe riguardare 237 dipendenti su circa 1.400.«Abbiamo indetto anche un'ora di sciopero nei vari comparti dell'azienda per decidere le azioni da intraprendere nei prossimi giorni dopo il mancato accordo di ieri sulla procedura di cassa integrazione - ha spiegato Roberto Dameno, delegato della Fiom-Cgil - e finora l'adesione è stata totale». Nel pomeriggio alcuni rappresentanti dei lavoratori dovrebbero incontrare l'assessore regionale all'Industria Romano La Russa per chiedere un intervento delle istituzioni per preservare i posti di lavoro, anche attraverso  lo sblocco dei fondi per la banda larga.  I dipendenti entreranno in cassa integrazione dal primo aprile, mentre oggi verranno disdetti i contratti di solidarietà. Sono circa 400 gli esuberi in tutta Italia previsti dal nuovo piano industriale dell'azienda di telecomunicazioni. «Chiediamo prima di tutto il ritiro della cassa integrazione e l'apertura di un nuovo tavolo con l'azienda», ha sottolineato Dameno. "La nostra proposta - ha concluso - è quella di intervenire estendendo i contratti di solidarietà, recuperando alcune attività esternalizzate e anche, se necessario, riducendo gli stipendi».
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