venerdì 24 novembre 2017
Italo, un treno diretto allo sciopero
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Anche il treno veloce privato potrebbe fermarsi. Per sciopero. Almeno è quanto ipotizzano i sindacati, Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti Ugl Taf e Fast Mobilità che con un documento comune annunciano che "lo sciopero sarà inevitabile se i lavoratori e sindacato non avranno al più presto le risposte che attendono".

I motivi

Le parti sindacali chiedono che venga "rinnovato il contratto e si corrisponda il premio di risultato che spetta di diritto ai lavoratori". Più nel dettaglio scrivono nella nota, di avere avviato la procedura di raffreddamento che rappresenta il primo passo verso lo sciopero. La denuncia parte da una considerazione: "Ntv finalmente presenta ottimi conti e si prepara a sbarcare in borsa ma lo stesso tempo non intende riconoscere ai propri dipendenti i tanti sacrifici fatti per risollevare l'azienda che, fino a non molto tempo fa, versava in una situazione di difficoltà".

Contratto scaduto

Le parti sociali ricordano che il contratto è scaduto dal 31 dicembre 2014 e che per due volte nel 2014 e nel 2015 si era fatto ricorso al contratto di solidarietà. Nel 2016, proseguono, "l'impresa si è risollevata e poco tempo fa ha annunciato risultati economici oltre le aspettative e questi successi, come previsto dal contratto aziendale, richiedono che Ntv paghi ai lavoratori un premio di produttività aggiuntivo, ancora non corrisposto". Perché, concludono, "sbaglia l'azienda se pensa di poter competere nel mercato liberalizzato basandosi su un costo del lavoro nei fatti basso e non sulla qualità del servizio offerto ai passeggeri".

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