venerdì 28 aprile 2017
Il 28 aprile 2012 l'entrata in servizio dell'operatore privato, vero esempio di concorrenza nel settore
Italo, 5 anni ad alta velocità
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Un convoglio italiano non marchiato Fs che correva sui binari di Fs non poteva non suscitare curiosità. Era il nuovo che avanzava in un settore di monopolio storico, all'apparenza intoccabile. Quegli eleganti elettrotreni usciti dallo stabilimento Alstom di Savigliano iniziavano a collegare Milano con Napoli sulle rotaie dell'alta velocità. Partiva la concorrenza che si traduceva per i viaggiatori nell'opportunità di scegliere tra due vettori, tra costi e servizi differenti e di avere anche più posti a disposizione. Un valore aggiunto che stimolava da subito i vertici di Fs ad innovarsi.

Un treno per tutti

Se le Frecce di Fs avevano ancora il sapore del treno, veloce ma lussuoso, a servizio di uomini d'affari e solo marginalmente per le altre persone, l'avvento di Italo fece sì che, con la competizione dei prezzi grazie anche alle rinnovate promozioni e offerte, l'alta velocità diventasse alla portata di tutti e magari opportunità di un viaggio in giornata degno di una scampagnata fuori porta. Così oggi il viaggiatore sceglie il vettore. Un esempio felice di come la concorrenza dia frutti, di come le liberalizzazioni siano un valore ormai irrinunciabile. E in quest'ottica è auspicabile che il IV Pacchetto ferroviario europeo, approvato pochi mesi fa, riduca al minimo le lungaggini dell'applicazione per rendere vera la concorrenza anche oltreconfine deve i monopoli sono molto difficili da scardinare.

Italo e i grandi obiettivi

Dall'aprile 2012 il vettore ha superato una lunga serie di traguardi ma, dicono da Roma, nuovi obiettivi sono all'orizzonte. Infatti spiegano, grazie alla lungimiranza degli investitori (pazienti anche nei momenti difficili vissuti dalla compagnia) la qualità dei servizi offerti, il comfort dei convogli e la professionalità dei dipendenti, Italo è passato dai 6 milioni di passeggeri del 2014 agli 11 milioni del 2016. Con l'obiettivo di crescere ancora. Aumentando i collegamenti e i servizi. Così si spiega l'acquisto di 12 nuovi treni della famiglia Avelia di Alstom - i primi due sono previsti entrare in servizio nel prossimo dicembre - che serviranno per coprire nuove tratte sinora non coperte vista la grande richiesta di alta velocità che arriva da un capo all'altro del Paese. E magari ad un futuro prossimo dove correre sui binari stranieri. Nel frattempo Italo ha offerto nuovi servizi, fra gli altri Italobus per congiungere città lontane dall'alta velocità con gli hub dell'av. Ferro o gomma, comunque un trasporto pubblico che piace.

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