lunedì 6 gennaio 2014
Secondo l'Iea Istituto Europa Asia, il nostro Paese è al 34esimo posto in una lista di 55, subito dopo la Thailandia.
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L'Italia è la nona potenza economica del mondo, ma secondo la classifica stilata dall'Iea Istituto Europa Asia - Europe Asia Institute, la percezione dell'interesse a conoscere un Paese o una realtà geopolitica per la sua cultura, la sua storia, la sua lingua, la sua influenza, in rapporto alla sua offerta turistica, vede l'Italia al 34esimo posto in una lista di 55, subito dopo la Thailandia.Se a guidare la classifica mondiale 2014 sono gli Usa, seguiti dall'India, l'Italia si colloca ben lontana dai principali partner europei Germania (ottava), Gran Bretagna (terza) e Francia (quarta). Anche la Spagna ci precede conquistando il 22esimo posto. Se poi si va a esaminare quali personaggi ci rappresentano a livello mondiale, sempre sul piano dell'interesse conoscitivo pubblico, troviamo Leonardo da Vinci e, ben dopo, Giulio Cesare e Benito Mussolini."È l'ennesima conferma di quanto l'Italia faccia poca 'immagine'. Ciò ha pesanti ricadute negative, sia in termini di forza politico-culturale, sia in termini economici: basti pensare al turismo che ci ha visti scivolare dal primo posto di 20 anni fa all'attuale quinto/sesto posto tra le mete mondiali", commenta Achille Colombo Clerici, presidente dell'Istituto Europa Asia. "E se è vero - aggiunge Colombo Clerici - che le esportazioni costituiscono l'unico segno positivo della nostra economia, è altrettanto vero che esse non godono certamente dell'effetto-traino del sistema Italia, anzi all'opposto sono proprio i nostri prodotti venduti all'estero che contribuiscono a farci conoscere un po'".Si impone "un grande sforzo da parte della politica, delle istituzioni culturali, delle organizzazioni turistiche perché il Paese torni ad avere una immagine adeguata alle sue dimensioni, alla sua forza economica, alle sue grandissime tradizioni storico-culturali", aggiunge."A fianco di Leonardo da Vinci (che vanta più interessati a conoscerne della stessa Italia) e Giulio Cesare a rappresentarci, vorremmo ci fosse anche qualcun altro di più vicino a noi nel tempo. Comunque il trinomio Leonardo-Cesare-Italy deve senz'altro costituire l'asse portante sul quale ricostruire l'immagine italiana", conclude Colombo Clerici.
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