lunedì 24 aprile 2023
Scade oggi la trattativa in esclusiva con il Tesoro per la cessione del 40% delle quote ai tedeschi. Colloqui sulla buon strada ma si discute ancora sul prezzo
Antonino Turicchi, presidente di Ita Airways

Antonino Turicchi, presidente di Ita Airways - Reuters

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C'è un rinvio sulla chiusura delle trattative con il governo italiano per l'ingresso di Lufthansa in Ita Airways. A comunicarlo è stato un un portavoce della compagnia tedesca, secondo il quale i colloqui sono sulla buona strada, ma non si sarebbero ancora conclusi. Dettagli o una nuova data per la firma del contratto non sono stati comunicati dal gruppo tedesco.

La chiusura della trattativa tra il Mef e Lufthansa per la cessione del 40% delle quote di Ita Airways, il primo passo verso la privatizzazione della compagnia, era prevista proprio per oggi, giornata in cui scade il termine della negoziazione in esclusiva tra il Tesoro, che è il titolare del 100% dell’ex compagnia di bandiera, ed il gruppo tedesco.

Al centro delle discussioni ci sarebbe il prezzo: a fine settimana scorsa si parlava di 250/300 milioni di euro. Una cifra condizionata dai risultati economici non buoni del vettore nostrano: nel 2022 Ita ha registrato una perdita netta di 486 milioni su cui però, spiegano i vertici aziendali, “l’effetto del deterioramento dello scenario macroeconomico ha inciso per oltre 280 milioni di euro”. A pesare sui conti è stato soprattutto il rincaro del carburante. I ricavi hanno invece segnato 1,576 miliardi, con oltre 400 milioni in cassa.

Comunque il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, si diceva ottimista: “Credo con Lufthansa la trattativa sia molto avanzata, certo è una trattativa complessa, con tante variabili, penso di poter dire che a giorni avremo un esito, spero favorevole”. Esito favorevole sul quale aveva in presenza fatto leva il presidente di Ita, Antonino Turicchi, definendo l’operazione “nella sua struttura definita” e parlando di “percorso avviato”.

D’altra parte a fine marzo il ceo di Lufthansa, Carsten Spohr, era a Roma per un vertice al Mef con Giorgetti, dove si ragionò sul piano industriale condiviso tra i due vettori. Pertanto, dopo un anno e mezzo di attività, la compagnia nata dalle ceneri di Alitalia potrebbe entrerebbe nell’orbita del terzo gruppo mondiale dell’aviazione civile, il più grande in Europa, che attualmente ha nel suo portafoglio diversi operatori nord europei: Austrian, Swiss, Brussels Airlines ed Eurowings.

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