venerdì 22 settembre 2017
Pil confermato per il 2016 (+0,9%). Tra le leve c'è sicuramente la spesa delle famiglie, che l'Istituto di statistica vede in deciso miglioramento: da +1,3% a +1,5%
Istat: crescita più forte, ma deficit in rialzo. Su la spesa delle famiglie
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L'Istat rivede la curva della crescita nel biennio 2015-2016. La crescita del Pil nell'ultimo biennio si rafforza, vista la revisione al rialzo per il 2015 (da +0,8% a +1%) e la conferma per il 2016 (+0,9%) e tra le leve c'è sicuramente la spesa delle famiglie, che l'Istat vede in deciso miglioramento a confronto con le stime diffuse a marzo (da +1,5% a +2,0% per il 2015; da +1,3% a +1,5% per il 2016) .

Un rialzo ancora più pronunciato, un'impennata, tra il 2014 e il 2015, che poi si trasforma in una lieve flessione nel 2016. Così cambia la curva della crescita, stando ai dati aggiornati dell'Istat. Il Pil nel 2015 infatti è salito dell'1,0% e non dello 0,8% come precedentemente stimato. L'incremento per il Prodotto interno lordo nel 2016 invece è stato confermato allo 0,9%. Ecco che alla fine il 2015 è stato l'anno in cui si è registrata la perfomance migliore, anche rispetto al 2016. Nel 2016 la crescita del Pil in volume è stata pari allo 0,9%, con un risultato invariato rispetto alla stima preliminare diffusa a marzo. Lo rileva l'Istat confermando quindi il dato già noto.

L'indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil è stato pari nel 2016 al -2,5%. Lo rileva l'Istat, segnando così una revisione in peggioramento di un decimo di punto percentuale rispetto alla stima precedente (il dato del deficit per l'anno scorso era infatti risultato al 2,4% del Pil). Il rapporto tra debito e Pil nel 2016 si è attestato al 132,0%. Così l'Istat che rivede in miglioramento di sei decimi di punto la stima precedente (132,6%). Una correzione dovuta, spiegano dall'Istat, al livello del Prodotto interno lordo.
a pressione fiscale nel 2016 è stata pari al 42,7% del Pil. Lo rileva l'Istat che così rivede in calo, in miglioramento, la stima precedente (42,9%).

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