giovedì 26 gennaio 2012
In dicembre l'indice delle retribuzioni contrattuali orarie registra una variazione nulla rispetto al mese precedente e un incremento dell'1,4% rispetto a dicembre 2010: si tratta del valore tendenziale più basso dal marzo del 1999.
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 In dicembre l'indice delle retribuzioni contrattuali orarie registra una variazione nulla rispetto al mese precedente e un incremento dell'1,4% rispetto a dicembre 2010: si tratta del valore tendenziale è il più basso dal marzo del 1999. Lo riferisce l'Istat. Nella media del 2011 la retribuzione è cresciuta dell'1,8% rispetto all'anno precedente. Con riferimento ai principali macrosettori, a dicembre le retribuzioni orarie contrattuali registrano un incremento tendenziale del 2% per i dipendenti del settore privato e una variazione nulla per quelli della pubblica amministrazione.I settori che a dicembre presentano gli incrementi tendenziali maggiori sono gomma, plastica e lavorazioni minerali non metalliferi e attività dei vigili del fuoco (per entrambi +3,1%). Per tutti i comparti della pubblica amministrazione, a eccezione dei vigili del fuoco, come pure per quello del credito e assicurazione si registrano, invece, variazioni nulle.Nel mese di dicembre, per l'insieme dei contratti monitorati dall'indagine, non è stato ratificato alcun accordo. Alla fine di dicembre la quota dei dipendenti in attesa di rinnovo è del 31,4% nel totale dell'economia e del 10,7% nel settore privato. L'attesa del rinnovo per i lavoratori con il contratto scaduto è, in media, di 24,9 mesi nel totale e di 27,6 mesi nell'insieme dei settori privati.
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