venerdì 23 settembre 2022
Ritoccate le stime diffuse ad aprile. A fare da traino la domanda interna. Crescono i consumi delle famiglie (6,9%), corsa agli investimenti nel mattone
L'Istat rivede al rialzo i dati del Pil: nel 2021 crescita del 6,7%
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L’economia italiana ha avuto una ripresa superiore alle aspettative dopo l'anno nero del Covid. La stima aggiornata dei conti economici nazionali dell'Istat, diffusa stamattina, conferma il forte recupero nel 2021, con un tasso di crescita del Pil del 6,7% e una revisione al rialzo di 0,1 punti percentuali rispetto alla stima fatta lo scorso aprile, a fronte di un calo del 9% nel 2020. Dal lato della domanda, a trainare la crescita del Pil è stata soprattutto la domanda interna, mentre la domanda estera e la variazione delle scorte hanno fornito contributi molto più limitati. Dal lato dell'offerta di beni e servizi, si confermano la contrazione in agricoltura e gli aumenti consistenti del valore aggiunto nelle attività industriali e nella maggior parte dei comparti del terziario.

Lieve revisione al ribasso del dato sul rapporto debito/Pil nel 2021. Secondo i conti economici nazionali diffusi oggi, il debito è sceso lo scorso anno al 150,3% del Prodotto interno lordo, contro la precedente stima di 150,4%. Si tratta di un deciso miglioramento rispetto al picco di 154,9% toccato nel 2020 in piena emergenza Covid.

L'indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche è risultato pari al -7,2% del Pil, invariato rispetto alla stima pubblicata ad aprile e in netto miglioramento rispetto al 2020 (era -9,5%), soprattutto a causa del buon andamento delle entrate e del più contenuto aumento delle uscite.

Il 2021 il reddito disponibile delle famiglie consumatrici italiane ha segnato un aumento del 3,7% in valori correnti e del 2,1% in termini di potere d'acquisto. L’aumento dei consumi privati (+6,9%), ha generato una flessione della propensione al risparmio delle famiglie passata al 13,1% dal 15,6% del 2020. L'attività di investimento in abitazioni ha segnato una decisa accelerazione del 28,4%.La pressione fiscale complessiva (ammontare delle imposte dirette, indirette, in conto capitale e dei contributi sociali in rapporto al Pil) è risultata pari nel 2021 al 43,4%, in aumento rispetto al 42,7% del 2020.

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