giovedì 4 novembre 2010
A inizio 2010 la percentuale di famiglie che giudicano la propria situazione economica sostanzialmente invariata rispetto all'anno precedente è «significativamente più elevata» di quella rilevata nel corrispondente periodo del 2009. Un italiano su 2 soddisfatto della sua situazione. È 7+ il voto medio che le persone danno alla soddisfazione verso la propria vita.
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Oltre il 62% degli italiani si mostra in generale soddisfatto della propria vita e poco meno del 50% della situazione economica familiare. È quanto rileva l'Istat pubblicando l'indagine "Aspetti della vita quotidiana", condotta su un campione di 19.000 famiglie per un totale di 48.000 persone. Frutto di un lavoro condotto nel mese di febbraio 2010, l'indagine risponde alle raccomandazioni avanzate da organizzazioni internazionali come l'Ocse nell'ambito dei lavori per la misura del benessere della popolazione.Istat ha chiesto di indicare un voto da 0 a 10 in risposta alla domanda "Attualmente, quanto si ritiene soddisfatto della sua vita nel complesso?"."In media le persone danno alla soddisfazione nei confronti della propria vita un voto pari a 7,2, mentre il valore mediano (quello che divide il collettivo a metà) è pari a 7. Non emerge, in generale, una differenza di genere, seppure le donne anziane sembrano essere più insoddisfatte degli uomini", spiega l'Istat. Le regioni con i più elevati livelli di soddisfazione sono il Trentino-Alto Adige (7,8), la Valle d'Aosta (7,5) e la Lombardia (7,4). Ai livelli più bassi figurano la Campania (6,8), la Sicilia e la Puglia (7,1).Criminalità. Si conferma la tradizionale soddisfazione per le relazioni familiari di cui gode il 90,4% del campione con un 35,7% che si dichiara molto soddisfatto. Fuori dalle mura di casa prevale invece la cautela. Il 75,8% delle persone pensa infatti che "bisogna stare molto attenti" nei confronti degli altri. Il 21,7% è orientato ad un atteggiamento di fiducia ed il 2,5% non esprime un opinione al riguardo.È tuttavia in calo al 27,1% dal 29,7% del 2009 la percentuale di famiglie che segnalano un rischio di criminalità, problema percepito in modo consistente in Campania (40,2%) e Lazio (37,7%).Preoccupano molto di più le famiglie il traffico (42,6%), la difficoltà di parcheggio (39,6%), l'inquinamento dell'aria (38%), il rumore (32,9%), il non fidarsi a bere acqua dal rubinetto (32,8%), la sporcizia nelle strade (30,0%) e la difficoltà di collegamento con i mezzi pubblici (29,5%).Il sud. Nei primi mesi del 2010, dopo quindi due anni in cui l'economia si è contratta del 6%, la percentuale di persone sopra i 14 anni che si dichiara molto o abbastanza soddisfatta della propria situazione economica è pari al 48,4%. Quanti si dichiarano per niente o poco soddisfatti sono il 49,3%. Rispetto al 2009 cresce leggermente la quota di chi si dichiara abbastanza soddisfatto (dal 44,3% al 45,5%), mentre la percentuale di quanti riferiscono di essere molto soddisfatti resta sostanzialmente invariata (2,8%). Specularmente, si riduce il peso degli individui insoddisfatti.Nel Nord la quota di residenti che sono soddisfatti della propria situazione economica è pari al 55%, mentre scende al 49,8% nel Centro e al 38,6% nel Mezzogiorno.La percentuale di famiglie che giudicano la propria situazione economica sostanzialmente invariata rispetto all'anno precedente è significativamente più elevata di quella rilevata nel corrispondente periodo del 2009 (51,5% rispetto a 44,9%). Parallelamente, Istat segnala una diminuzione della quota di famiglie che riferiscono un peggioramento della propria situazione (dal 50% al 44,8%). In particolare, quelle che la considerano molto peggiorata passano dal 13,2% al 10,2%.Questi risultati segnalano un consolidamento della tendenza già emersa nel 2009. Dopo l'incremento della percezione di peggioramento registrato nel 2008, la condizione soggettiva è rimasta infatti stabile.
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