venerdì 8 febbraio 2019
Lo rileva l'Istituto di statistica nella nota mensile sull'andamento dell'economia italiana
«Serie difficoltà di tenuta dei livelli di attività economica»
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«Continuano a peggiorare le attese sulla situazione economica del Paese»: lo rileva l'Istat nella nota
mensile sull'andamento dell'economia italiana. «L'indicatore anticipatore ha registrato una marcata flessione, prospettando serie difficoltà di tenuta dei livelli di attività economica», si legge.

Nel quarto trimestre 2018, spiega l'Istituto di statistica, «il Pil italiano ha segnato la seconda variazione
congiunturale negativa consecutiva, determinata da una nuova flessione della domanda interna. Il mercato del lavoro ha confermato il quadro di sostanziale stabilità dell'occupazione in presenza di lievi miglioramenti della disoccupazione. Si conferma la tendenza di decelerazione dei prezzi condizionata dai
ribassi dei costi energetici. Il differenziale con l'inflazione dell'area euro torna ad allargarsi».

«A gennaio 2019, il clima di fiducia dei consumatori, dopo due flessioni consecutive - prosegue l'Istat - è migliorato mentre è proseguito il deterioramento dell'indice composito del clima di fiducia delle imprese.
Tutte le componenti del clima di fiducia dei consumatori sono risultate in miglioramento e il clima personale e quello corrente hanno registrato gli aumenti più accentuati». «La flessione dell'indice composito del clima di fiducia delle imprese - aggiunge l'Istat - è risultata diffusa tra i settori economici con un miglioramento solo per le imprese delle costruzioni. Nel settore manifatturiero, l'andamento dell'indice è stato condizionato dal peggioramento dei giudizi sul livello degli ordini e della domanda unitamente a un aumento del saldo relativo alle scorte di magazzino».

«Nel quarto trimestre 2018 la disoccupazione è risultata in aumento (+64 mila unità rispetto al trimestre precedente). Il tasso di disoccupazione si conferma tra i più elevati dell'area euro (con Spagna e Grecia) sia con riferimento all'intera popolazione sia alle classi di età con meno di 35 anni», rileva ancora l'Istat. «Il mercato del lavoro italiano, a dicembre, - si legge - ha confermato il quadro di sostanziale stabilità dell'occupazione in presenza di lievi miglioramenti della disoccupazione. Il leggero incremento del tasso di occupazione (58,8%, +0,1 punti percentuali rispetto al mese e al trimestre precedente) è stato determinato prevalentemente dalla crescita dei dipendenti a termine che ha più che compensato la flessione dei permanenti. Le persone in cerca di occupazione sono diminuite (-44 mila rispetto al mese precedente) causando un calo del tasso di disoccupazione (10,3%, -0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente)».

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