venerdì 30 agosto 2013
La disoccupazione resta assestata al 12%  ma se si considera il secondo trimestre la situazione è ulteriormente peggiorata: rispetto a un anno fa ci sono altre 370 mila persone alla ricerca di un impiego.
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La crisi non dà tregua all'Italia: gli effetti negativi del difficile quadro economico pesano sempre più sul mondo del lavoro. A luglio la disoccupazione è rimasta assestata al 12% (-0,033 punti percentuali rispetto a giugno), ma è aumentata su base annua, con un rialzo di 1,5 punti.  La soglia del 12% è stata toccata per la quarta volta consecutiva. Per gli uomini l'indicatore passa dal 9,8% all'attuale 11,5% e per le donne dall'11,4% al 12,8%. ll numero di disoccupati è salito sensibilmente tra aprile e giugno, raggiungendo quota 3,075 milioni, 370 mila in più rispetto all'anno prima (+13,7%). L'incremento è diffuso su tutto il territorio - anche se al Sud è più marcato - e interessa in oltre metà dei casi persone con più di 35 anni. Il 55,7% dei disoccupati cerca lavoro da un anno o più. In generale, nel secondo trimestre, gli occupati in Italia sono diminuiti di 585.000 unità rispetto a un anno prima (-2,5%): nel Mezzogiorno si sono perse 335 mila unità (-5,4%).La disoccupazione giovanile è salita al 39,5% a luglio, in aumento di 0,4% punti rispetto al mese precedente e di 4,3 punti sul 2012. Nel secondo trimestre tra i 15-24enni il tasso sale al 37,3% (+3,4 punti), con un picco del 51% per le giovani donne del Sud.
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