venerdì 6 giugno 2014
​La crisi ha colpito duramente l'economia del nostro Paese, ma con effetti differenti: se il crollo del Prodotto interno lordo complessivo nel 2003 è stato dell'1,9%, nel Mezzogiorno è arrivato al 4%.
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​Se la crisi ha colpito duro l'intera economia italiana nel 2013, il Mezzogiorno ne ha registrato sicuramente gli effetti più pesanti sia in termini di Pil che sotto il profilo dell'occupazione. Il crollo del prodotto interno lordo, che nella media dell'intero territorio nazionale è stato pari all'1,9%, sottolinea l'Istat, ha segnato una dinamica piuttosto diversificata a livello territoriale, con una riduzione decisamente meno marcata del dato complessivo nel Nord-ovest (-0,6%), poco meno intensa nel Nord-est  (-1,5%), in linea con il dato nazionale nel Centro (-1,8%) e molto più accentuata nel Mezzogiorno (-4%). Nel Nord-ovest le forti diminuzioni del valore aggiunto registrate nel settore primario (-3,1%) e nell'industria (-3,3%) sono state in buona parte controbilanciate dall'aumento dell'1,1% nei servizi. Nel Nord-est la contrazione dell'attività economica è decisamente più accentuata nel settore dell'industria  (-3,4%), meno marcata  in quello terziario (-0,4%). L'agricoltura, in controtendenza, ha registrato un aumento del valore aggiunto del 4,7%.  Nel Centro la diminuzione del valore aggiunto ha avuto intensità simili nei tre settori: -1,2% nel settoreprimario, -1,4% nell'industria e -1,5% nel terziario. Risultati particolarmente negativi si registrano nel Mezzogiorno sia per l'industria che per i servizi, con cadute del valore aggiunto rispettivamente dell'8,3% e del 3,1%. L'agricoltura ha segnato un calo moderato, pari allo 0,3%.Il Sud si conferma fanalino di coda anche sul fronte dell'occupazione che rispecchia le dinamiche del valore aggiunto. È infatti nel Mezzogiorno che  si registra la diminuzione più marcata  (-4,5%) e nel Nord-ovest quella più contenuta (- 0,3%), mentre Nord-est e Centro mostrano cali, rispettivamente, dell'1,6% e dell'1,2%. Maggiori disparità territoriali si registrano per l'occupazione del settore industriale. Il calo è particolarmente pronunciato nel Mezzogiorno (-7,7%) e più contenuto nelle regioni del Centro (-0,7%). Nelle regioni del Nord la riduzione di occupazione nell'industria è pari a -3,5% nel Nord-est e a -2,9% nel Nord-ovest.

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