venerdì 2 agosto 2019
Calano del 9% le ispezioni, ma salgono del 3% le irregolarità riscontrate nelle imprese sottoposte a controllo: dal 69% al 72% dei casi
Meno controlli, ma più aziende irregolari
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Calano del 9% le ispezioni ma salgono del 3% le irregolarità riscontrate nelle imprese sottoposte a controllo, dal 69% al 72% dei casi. In aumento del 7,7 % anche il numero delle posizioni lavorative risultate irregolari (dalle 77.222 del 2018 alle attuali 83.191) così come risultano in crescita del 14% (da 20.398 a 23.300) il numero dei lavoratori "in nero" accertati mentre, in questa prima fase di attuazione della misura, sono stati 185 i percettori indebiti del "reddito di cittadinanza" individuati. È quanto si legge in una nota dell'Inl (Ispettorato nazionale del lavoro). L'attività di contrasto, prosegue ancora la nota Inl, è risultata parimenti e ancor più incisiva anche in ambiti di intervento più complessi ed insidiosi: è infatti più che raddoppiato, da 5.161 a 10.454, il numero dei lavoratori soggetti a forme di appalto e somministrazione illeciti e pressoché triplicato (da 150 a 413) quello dei lavoratori interessati da accertamenti in materia di distacco transnazionale illecito.

Sul fronte caporalato, invece, le indagini svolte nei primi sei mesi 2019 hanno portato alla denuncia di 263 persone, 59 delle quali in stato d'arresto, in netto incremento rispetto alle 80 denunce dell'analogo periodo del 2018 e con una incidenza del fenomeno che si è confermata prevalente (147 denunce) nel settore agricolo. In sensibile aumento anche i recuperi contributivi risultanti dall'attività di vigilanza previdenziale e assicurativa, di ammontare pari a 530 milioni di euro superiore del 43% rispetto ai 351 milioni di euro del corrispondente primo semestre del 2018.

I dati, in attesa che vengano avviati gli iter concorsuali per le assunzioni autorizzate dalla legge di Bilancio per rafforzare la tutela della legalità nel mondo del lavoro, annota ancora l'Inl, «rendono chiara la misura della professionalità e dell'impegno con cui gli organi ispettivi si adoperano nel presidio del territorio a tutela dei diritti dei lavoratori e sono al tempo stesso indici di un efficace esercizio, da parte dell'Ispettorato nazionale del lavoro, delle funzioni di analisi, pianificazione, coordinamento e condotta della vigilanza in materia di lavoro, legislazione sociale, contribuzione e assicurazione obbligatoria che ad esso fanno capo».

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