martedì 9 settembre 2014
Nel secondo trimestre del 2014 gli avviamenti di rapporti di lavoro aumentano. Particolarmente marcato il ricorso all’apprendistato (+16,1%); per la prima volta dopo due anni crescono i contratti a tempo indeterminato (+1,4%). L’istituto ha analizzato i dati delle comunicazioni obbligatorie on line.
Assunzioni in crescita: +3,1% su base annua

ANSA

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I dati relativi alle comunicazioni obbligatorie del II trimestre 2014 segnalano elementi che meritano particolare attenzione, trattandosi di dati che rappresentano l’universo delle assunzioni effettuate dai datori di lavoro nel periodo considerato. Innanzitutto, va posto in evidenza l’incremento  totale delle assunzioni (il numero di nuovi avviamenti di rapporti di lavoro nel secondo trimestre 2014 è aumentato in ragione del 3,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente giungendo a circa 2.651.000). È il miglior dato dal II trimestre  2012.  L'aumento su base tendenziale è dovuto:- ai contratti a tempo determinato (+3,9%), che confermano il trend di crescita avviato nel 2013;- alla ripresa del contratto di apprendistato (+16,1%), che inverte decisamente la tendenza alla diminuzione iniziata con il varo del Testo Unico sull'apprendistato nell'aprile del 2012;- ai contratti a tempo indeterminato, che fanno segnare la prima variazione positiva da oltre due anni (+1,4%). Sia il tempo indeterminato che l'apprendistato confermano l'inversione della tendenza alla diminuzione anche su base congiunturale, al netto dei fattori di stagionalità, rispetto al I trimestre 2014, registrando un aumento pari al 3,1% e al 13,3%, rispettivamente. Il numero dei nuovi contratti a tempo determinato rimane costante su base congiunturale. Si segnala, al proposito, che la nuova disciplina del contratto a tempo determinato, in ordine soprattutto all'estensione del regime a-causale fino a 36 mesi, non ha provocato uno spiazzamento nei confronti dei contratti permanenti, che registrano al contrario, come accennato, un aumento rilevante in termini percentuali. L'inversione di tendenza del tempo indeterminato (+12mila nuovi contratti, al netto dei fattori di stagionalità, rispetto al trimestre precedente) risulta quasi interamente concentrato nella classe di età compresa tra 30 e 44 anni (+6mila nuovi contratti) e nella classe di età successiva, da 45 anni in poi, (+4mila nuovi contratti).Si registra un marcato aumento dell'apprendistato. Il numero di nuovi contratti attivati (+12mila circa rispetto al secondo trimestre 2013, +8mila, su base destagionalizzata, rispetto al trimestre precedente) riporta il flusso di attivazioni in apprendistato su livelli mai raggiunti dal I trimestre 2012. L'incremento è concentrato nella classe di età compresa tra 20 e 29 anni, mentre i giovani in età 15-19 scontano ancora evidenti difficoltà: dal 2010 il numero di nuovi contratti per tale fascia di età risulta più che dimezzato e non accenna segnali di ripresa.
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