sabato 16 gennaio 2021
Per la banca è un «ulteriore impulso al ricambio generazionale e al sostegno dell'occupazione»
Carlo Messina, consigliere delegato e ceo di Intesa Sanpaolo

Carlo Messina, consigliere delegato e ceo di Intesa Sanpaolo - Archivio

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Intesa Sanpaolo procederà a ulteriori 1.000 assunzioni, in aggiunta alle 2.500 già previste dall'accordo sindacale del 29 settembre scorso sottoscritto con Fabi, First/Cisl, Fisac/Cgil, Uilca e Unisin, finalizzato a un ricambio generazionale senza impatti sociali e alla valorizzazione delle persone del Gruppo Intesa Sanpaolo risultante dall'acquisizione di Ubi Banca, con il quale si è data la possibilità ad almeno 5mila persone di richiedere l'uscita volontaria per pensionamento o Fondo di Solidarietà. «Intesa Sanpaolo - si legge in una nota - facendo seguito alla verifica svolta con le organizzazioni sindacali in merito al raggiungimento delle almeno 5mila uscite volontarie, intende infatti accogliere tutte le oltre 7.200 adesioni volontarie validamente pervenute e procedere di conseguenza, come chiesto dalle organizzazioni sindacali, a 3.500 assunzioni complessive, che saranno perfezionate entro il primo semestre 2024».

Con questa operazione, spiega la banca, «viene così confermata l'efficace prosecuzione del processo di integrazione di Ubi Banca nel Gruppo Intesa Sanpaolo e segue l'accordo sindacale sottoscritto il 30
dicembre 2020 in merito ai trattamenti riguardanti le 5.107 persone incluse nel ramo d'azienda da cedere a Bper Banca». Nelle prossime settimane, inoltre, sarà avviata la procedura sindacale in relazione alla fusione per incorporazione di Ubi Banca nella Capogruppo Intesa Sanpaolo. Con l'assunzione di 1.000 persone che si aggiungono alle 2.500 già programmate, diamo ulteriore impulso al ricambio generazionale e al
sostegno dell'occupazione». Così Carlo Messina, consigliere delegato e ceo di Intesa Sanpaolo commentando le nuove assunzioni del Gruppo. «Intesa Sanpaolo - prosegue Messina - continua a investire sui giovani, punto di forza del Paese. In un contesto di notevole complessità vogliamo dare un segnale concreto improntato all'ottimismo verso il futuro. Le persone di Intesa Sanpaolo sono il nostro asset
principale, saremo più forti grazie a questi giovani. Ringrazio le sigle sindacali con cui i rapporti continuano a essere di stima, rispetto e proficua collaborazione, sempre a servizio della crescita di Intesa Sanpaolo». Quindi conclude: «Continuiamo ad assumere a dimostrazione della solidità di un Gruppo che, con un'accresciuta attrattività per nuovi talenti e maggiori opportunità di crescita professionale e di carriera, conferma il suo ruolo di leadership a livello italiano ed europeo».

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