giovedì 11 agosto 2016
Le centinaia di operatori del settore della ristorazione autostradale in concessione interessati dai subentri di proprietà conserveranno tutti i diritti acquisiti a partire dall’articolo 18.
Un'intesa che supera il Jobs act
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Le centinaia di operatori del settore della ristorazione autostradale in concessione interessati dai subentri di proprietà possono ora davvero "stare sereni": l’intesa raggiunta tra Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Fipe Confcommercio consentirà loro di transitare alle dipendenze delle imprese che si sono aggiudicate le gare conservando tutti i diritti acquisiti a partire dall’articolo 18 . Secondo quanto sottoscritto, infatti, i passaggi avverranno senza soluzione di continuità, un elemento importante, tutt'altro che scontato, vista la storica ritrosia delle imprese a trattare i subentri come vere e proprie cessioni di rami di azienda. Nelle scorse settimane le Organizzazioni sindacali di settore, erano state anche ricevute dal ministero dei Trasporti preoccupato che un mancato accordo provocasse scioperi e agitazioni nelle giornate dell'esodo estivo. "Abbiamo raggiunto un accordo di grande rilevanza politica che recupera uno degli aspetti più negativi del Jobs act - afferma Cristian Sesena, segretario nazionale Filcams Cgil -. Questi lavoratori hanno anzianità aziendali importanti, eppure per effetto dei subentri in concessione, rischiavano di vedersi azzerare un diritto importante come quello alla reintegra in caso di licenziamento illegittimo , ossia di venir considerati paradossalmente come nuovi assunti".   Fin dalla entrata in vigore del Jobs act, il sindacato ha individuato nella contrattazione la via maestra per contrastare gli effetti negativi di questa (contro) riforma del mercato del lavoro: "Il protocollo sottoscritto con Fipe conferma che questa strada seppur in salita va perseguita con convinzione".
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