martedì 28 agosto 2012
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«Noi abbasseremo subito la soglia per l’accesso all’assegno di maternità e quello per le famiglie con oltre tre figli. E inviteremo anche gli altri enti erogatori a fare altrettanto». Il sottosegretario al Welfare, Maria Cecilia Guerra, assicura che così «anche se in media il valore dell’Isee crescerà un po’» non ci saranno esclusioni dalle prestazioni sociali.Professoressa, eppure c’è preoccupazione soprattutto per i nuovi criteri su casa e redditi prima esenti. I disabili in particolare temono i tagli alle prestazioni.Può darsi che nei singoli casi qualcuno perda i benefici e qualcun’altro li guadagni. Ma sarà perché lo strumento diventa più preciso ed equo. La spesa sociale infatti non diminuirà. E i disabili possono stare tranquilli. Entrano le indennità, ma è prevista una quota fissa di esenzione. E quelli "non autosufficienti" potranno portare in deduzione tutte le spese certificabili: dalla badante alle attrezzature.Perché non avete rivisto anche le scale di equivalenza, favorendo maggiormente i nuclei con figli?Perché la scala di base dell’Isee è già più generosa di altre internazionali (ad esempio quella dell’Ocse). E poi perché abbiamo agito sulle maggiorazioni che premiano in particolare la presenza di figli minori, le famiglie in cui entrambi i genitori lavorano e i nuclei monogenitoriali.Chi perde il lavoro o finisce in cassa integrazione può chiedere un Isee "corrente". Perché non anche chi aspetta un figlio?Chi viene licenziato o chiude la partita Iva ha un’immediata modifica del reddito. Per le gravidanze non è così. Sarà però possibile chiedere subito un nuovo Isee non appena il bambino nasce.C’è il timore di tagli alle agevolazioni fiscali per la famiglia.Lo escluderei. Semmai siamo impegnati ad aumentare i benefici per i nuclei con figli.
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