martedì 5 novembre 2019
Interessa chi ha perso il lavoro o ha visto ridurre il suo reddito familiare in misura superiore al 25% o ha smesso d’intascare trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari
Operativo il nuovo Isee corrente
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Operativo il nuovo Isee corrente. A partire dal 23 ottobre, infatti, chi ha perso il lavoro o ha visto ridurre il suo reddito familiare in misura superiore al 25% o ha smesso d’intascare trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari (tra cui anche il reddito di cittadinanza), può farsi rielaborare dall’Inps un nuovo Isee al fine di prendere in considerazione, appunto, queste variazioni. A spiegarlo è l’Inps nel messaggio n. 3835/2019, in cui illustra il decreto ministeriale n. 347/2019 che approva il nuovo modulo sostitutivo della Dsu (che è la sigla di “dichiarazione sostitutiva unica”, la domanda di Isee), per comprendere le novità introdotte dal decreto legge n. 4/2019 (il decreto che ha introdotto il reddito di cittadinanza, convertito dalla legge n. 26/2019), successivamente modificate con decreto legge n. 34/2019 (convertito dalla legge n. 58/2019) e decreto legge n. 101/2019.

Le ipotesi per le quali è possibile richiedere l’Isee corrente, spiega l’Inps, sono state ampliate. In particolare, dal 23 ottobre è sufficiente che si sia verificata soltanto una delle seguenti condizioni:
• una variazione della situazione lavorativa per almeno un componente del nucleo;
• una variazione della situazione reddituale complessiva del nucleo superiore al 25% rispetto alla situazione reddituale individuata nell’Isee calcolato ordinariamente;
• per almeno un componente si sia verificata un’interruzione dei trattamenti previdenziali, assistenziali e indennitari, laddove non rientranti nel reddito complessivo ai fini Irpef.
Nell’ultima ipotesi, precisa l’Inps, l’Isee corrente viene calcolato sulla base dei redditi degli ultimi 12 mesi o degli ultimi 2 mesi (moltiplicati per sei) come avviene pure nell’ipotesi del lavoratore dipendente a tempo indeterminato per cui sia intervenuta la perdita, sospensione o riduzione dell’attività lavorativa.

Il periodo di validità del nuovo Isee corrente è pari a sei mesi (e non più due). Resta fermo che sarà necessario aggiornare l’Isee corrente prima della scadenza qualora, durante il periodo di validità, intervengano variazioni della situazione occupazionale o nella fruizione di indennità e trattamenti. In tal caso l’aggiornamento dell’Isee corrente in corso di validità deve effettuarsi entro due mesi dalla variazione.

Ai fini della richiesta dell’Isee corrente va utilizzato il modello Ms che si compone in tutto di quattro quadri:
• quadro 1 = richiesta di Isee corrente;
• quadro 2 = variazioni rilevanti ai fini della richiesta di Isee corrente;
• quadro 3 = situazione reddituale corrente;
• quadro 4 = documentazione allegata.

I casi di variazione in seguito alle quali è possibile calcolare l’Isee corrente vanno indicati nel Quadro S2 del nuovo modello Dsu. Prima di chiedere il calcolo dell’Isee corrente, deve essere già stata presentata una Dsu e ricevuta l’attestazione con indicazione dell’Isee per permettere la sostituzione dei redditi e dei trattamenti indicati nel Quadro S3 con quelli analoghi utilizzati per il calcolo dell’Isee in via ordinaria.

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