venerdì 8 giugno 2012
​L’intero costo dei sei lavoratori destinati a rimettere in ordine le 43mila forme di Parmigiano Reggiano di un caseificio sociale sarà sostenuto da Openjobmetis.
COMMENTA E CONDIVIDI
​Al Caseificio sociale La Cappelletta di San Possidonio, in provincia di Modena, fervono i lavori per rimettere ordine nel magazzino sconvolto dalle molteplici scosse di terremoto dei giorni scorsi. Sono almeno 43mila le forme, cadute o danneggiate in seguito al sisma, di preziosissimo Parmigiano Reggiano, il formaggio a denominazione d’origine protetta più consumato in Italia e nel mondo, nonché simbolo dell’eccellenza produttiva emiliana.Per “rimettere ordine” nell’azienda gravemente danneggiata, prende oggi il via un piccolo ma simbolico gesto di solidarietà: nella sede centrale dell’Agenzia per il Lavoro Openjobmetis (a Gallarate, in provincia di Varese), è nata la decisione di assorbire interamente i costi per l’assunzione di sei lavoratori, che opereranno full time, per un mese per raccogliere e riordinare - rigorosamente a mano -  le forme cadute. Lo scopo è quello di separare quelle integre da quelle purtroppo danneggiate, che verranno poi ricondotte alle successive destinazioni di lavorazione quali, per esempio, la vendita al taglio o la grattugia presso altre aziende specializzate in queste funzioni o in esercizi commerciali al dettaglio.Maurizio Morini, vicepresidente del Caseificio, commenta: “In questo momento di difficoltà materiale e psicologica apprezziamo la mano tesa da Openjobmetis, che, con questa iniziativa, contribuirà concretamente a rimettere in sesto parte della nostra produttività e, di conseguenza, i posti di lavoro delle tante persone che operano con noi in qualità di dipendenti e consorziati”.Rosario Rasizza, amministratore delegato di Openjobmetis dichiara: “Ci occupiamo di lavoro ed è quello che possiamo offrire. Il nostro vuole essere un modesto ma speriamo utile gesto di solidarietà verso un territorio duramente colpito, nel quale anche noi siamo presenti da anni con le nostre filiali e che ci auguriamo possa risollevarsi il più velocemente possibile. Abbiamo preso questa decisione consapevoli dell’importanza di quanto anche un piccolo contributo da parte di tutti potrebbe fare la differenza in un momento in cui la solidarietà tra imprenditori può rappresentare un’azione di immediato intervento in attesa che la ‘politica’ decida come intervenire con i tempi che tutti conosciamo”.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: