mercoledì 4 maggio 2011
Da un’indagine emerge che solo il 30% delle imprese intervistate li utilizza per lanciare ricerche di personale utilizzando Facebook e Twitter, mentre un altro 25% lo fa tramite i profili di manager aziendali su Linkedin.
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Siamo nel momento storico più social di sempre. Ciò farebbe pensare a un uso non pienamente consapevole dei vari social network oggi presenti sul web da parte dell’aziende.  InfoJobs.it, la principale realtà in Italia e in Europa nel settore del recruiting online per numero di offerte di lavoro, traffico Internet e numero di cv in database, dimostra sostanzialmente il contrario attraverso un sondaggio che ha proposto alle aziende allo scopo di svelare le principali tendenze legate all’uso dei social network per la promozione aziendale e la selezione di personale.Dal sondaggio di InfoJobs.it emerge che sempre più aziende sottolineano l’importanza di avere il proprio brand attivo sui principali social network. Infatti, il 56% di esse possiede un profilo aziendale su Facebook (48%), Linkedin (24%) e Twitter (20%)  - un altro 11% lo avrà a breve – che utilizza per veicolare principalmente informazioni relative a prodotti ed eventi (39%) o per interagire direttamente con i propri utenti (33%). Insomma, i social network vengono utilizzati con occhio critico e spirito strategico. Riguardo, invece, il recruiting via social network, dall’indagine emerge che il 30% delle aziende intervistate utilizza i social network per lanciare ricerche di personale utilizzando Facebook e Twitter, mentre un altro 25% lo fa tramite i profili di manager aziendali su Linkedin. La selezione su social network viene, inoltre, considerata dal 28% di aziende una valida alternativa da utilizzare per la selezione e viene ritenuta efficace unicamente per la ricerca di profili di ‘primo impiego’, facendo leva sull’innamoramento verso il brand. Risulta, quindi, evidente come la selezione di personale sia "vissuta" dalle aziende come un processo strutturato e profondo che necessita del supporto di professionisti del settore.«Non ci sorprende un dato ancora relativamente basso di preferenze da parte delle aziende riguardo l’utilizzo dei social network per la ricerca di personale - commenta Vittorio Maffei, managing director di InfoJobs.it –. Sono convinto, infatti, che almeno per adesso le aziende abbiano ancora necessità di lavorare con partner specializzati ed affidabili e in grado di svolgere un ruolo consulenziale per rispondere alle diverse esigenze di recruiting. InfoJobs.it, in quanto numero 1 del recruiting online, riesce a fare proprio questo, rispondendo contemporaneamente sia all’esigenza di "immediatezza" che il web riesce a dare sia alla necessità di professionalità richiesta nelle fasi di selezione.E cosa ne pensano i lavoratori? Lo stesso sondaggio è stato rivolto agli utenti a cui è stato chiesto di svelare l’utilizzo che fanno da lavoratori dei vari social network in orario d’ufficio. Sorprendentemente, il 50% dichiara di non collegarsi mai sui social network sul luogo di lavoro e pensa che questi siano addirittura deleteri per la produttività di un lavoratore. Come controprova, un altro dato: oltre il 60% degli utenti afferma di avere solo qualche collega all’interno del proprio network di amici su Facebook (cosa che però non sembra influire nel rapporto tra colleghi sul luogo di lavoro per il 50% degli intervistati).Almeno per il momento, quindi, sembra che i social network vengano associati e utilizzati per il tempo libero, i momenti di svago, il relax e non interferiscano nella produttività di chi lavora.
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