giovedì 21 dicembre 2017
Chiedono provvedimenti legislativi che favoriscano l'assunzione di nuovi talenti e l'implementazione di misure di welfare
Così le aziende guardano al 2018
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Le aziende italiane guardano con fiducia ai segnali di ripresa economica evidenziati nel corso del 2017, ma chiedono che questi vengano supportati dall'adozione di provvedimenti legislativi che favoriscano l'assunzione di nuovi talenti e l'implementazione di misure di welfare aziendale. Questo quanto emerge dall'indagine condotta da Infojobs, piattaforma di reclutamento on line, su un campione rappresentativo
di aziende iscritte al portale, per delineare quali saranno le tendenze più rilevanti per la ricerca di lavoro nel corso del 2018.

Secondo la ricerca, le aziende continueranno anche durante il prossimo anno l'inserimento di nuove figure professionali: l'85,6% del campione ha in programma di assumere nel 2018. Il 42,8% del campione ha in programma un numero elevato di assunzioni, in vista di una forte ripresa del proprio settore. Questo risulta particolarmente evidente per le grandi aziende: l'86,2% di esse ha, infatti, in previsione un significativo programma di assunzioni per il prossimo anno.

Tornando al totale aziende, un altro 42,8% prevede una ripresa economica più debole, per cui proseguirà la campagna di recruiting già iniziata negli scorsi anni ma con un numero di inserimenti limitato. Solo il 12,6% del campione prevede di non effettuare nuove assunzioni.

Per attrarre nuovi talenti nel 2018 le aziende puntano su un ambiente lavorativo stimolante e dinamico (61,2%), con significative possibilità di crescita e di carriera interna (55,1%). Il 53,1% del campione mette l'accento sull'offerta di una formazione continua dei dipendenti per garantire l'acquisizione di competenze
richieste da un business sempre in evoluzione. Le occasioni di aggiornamento professionale saranno una priorità soprattutto per le piccole imprese: più della metà di quelle intervistate, infatti, le ha indicate come asset per risultare più appetibile per i migliori talenti. Completano la top five la disponibilità di benefit aziendali (20,4%) e lo smart working (18,4%).

«La nostra ricerca ha messo in evidenza come le aziende credano nella ripresa economica del Paese e siano pronte a investire nella ricerca di talenti in grado di contribuire allo sviluppo e al successo delle
imprese - spiega Melany Libraro, ceo Schibsted Italy (Subito, Infojobs, Pagomeno) -. La manovra proposta per il 2018, con i suoi incentivi per l'assunzione di under 35 e il sostegno al welfare aziendale, sembra venire incontro alla necessità delle aziende di puntare sulla competitività attraverso l'assunzione e la retention di talenti qualificati. Inoltre, la crescente consapevolezza dell'importanza della rete per l'employer branding e la ricerca pone Infojobs come vetrina posizionante e partner privilegiato per favorire un corretto matching tra domanda e offerta di lavoro».

Inoltre si potenzierà l'implementazione di misure di welfare aziendale (42,2%). Crescerà l'utilizzo di pacchetti di welfare aziendale (per esempio, attività a favore della genitorialità) per permettere ai dipendenti un migliore work-life balance. In particolare, la metà (53,3%) delle medie imprese italiane ha indicato
come obiettivo per il prossimo anno il potenziamento di questo tipo di misure.

Le soft skills saranno sempre più ricercate in fase di selezione (37,3%). Nel 2018, le soft skills continueranno a essere protagoniste, specialmente la flessibilità, intesa come capacità del
dipendente di adattarsi a nuovi ruoli e compiti.

Verranno valorizzate le differenze di genere (7,8%). Solo una piccola percentuale del campione ritiene che nel 2018 valorizzerà le differenze di genere, riducendo il gender gap salariale o introducendo una parità di genere nei principali ruoli aziendali.

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