martedì 31 maggio 2022
La corsa dell'energia spinge a maggio l'indice ai massimi degli ultimi 26 anni. In Europa va anche peggio: la media è +8,1%.
L'inflazione vola al 6,9%: è il massimo dal 1986
COMMENTA E CONDIVIDI

A maggio l’inflazione in Italia è salita dal 6% al 6,9%, raggiungendo il livello più alto dal marzo del 1986. Sono ancora i prezzi dell’energia (+42,2%) a spingere verso l’alto il costo della vita e gli effetti dell’impennata delle bollette iniziano a farsi sentire anche su altri prodotti: in particolare l’Istat registra un +6% dei prezzi di hotel e ristoranti e un +7,5% degli alimentari. Il cosiddetto “carrello della spesa”, in cui si inseriscono i prodotti a maggiore frequenza di acquisto, segna un aumento del 6,7%.

L’altissima inflazione italiana resta comunque inferiore a quella media dell’area euro, che a maggio ha raggiunto l’8,1%, in aumento dal 7,4% di aprile. La dinamica è la stessa: la corsa del prezzo dell’energia (+39,2%) trascina gli altri beni, a partire dagli alimentari (+7,5%).

Il record dell’inflazione dell’area euro, calcolata secondo i criteri HICP, sta nel Baltico: 20,1% in Estonia, 18,5% in Lituania e 16,4% in Lettonia. In Olanda l’inflazione ha sfondato il 10% (10,2%) e in Belgio ci è andata vicina (9,9%). In Germania il tasso di inflazione è all'8,7%, in Francia al 5,8%, in Spagna all’8,5%. In Italia, calcolata secondo il calcolo europeo HICP, l'inflazione è al 7,3%.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI