"Gli infermieri disoccupati in Italia sono oltre 16mila, il 4% degli oltre 400mila abilitati, e continuano a girare l'Italia per tentare la sorte ai vari concorsi di assunzione da parte del Servizio Sanitario Nazionale". A spiegarlo, in vista dell'uscita dei bandi di ammissione al corso di laurea in Infermieristica per l'anno accademico 2016/17, è Angelo Mastrillo, docente di organizzazione delle professioni sanitarie presso l'Università di Bologna e componente dell'Osservatorio delle professioni sanitarie.   Secondo i dati recentemente pubblicati dal ministero della Salute nell'ambito del progetto europeo Joint Action (finalizzato a determinare i fabbisogni formativi sulla base delle necessità assistenziali), su 408.074 infermieri qualificati iscritti alla Federazione dei Collegi Ipasvi, ben16.198 sono in cerca di occupazione, schiacciati tra blocco delle assunzioni e una sempre maggiore concorrenza di abusivi, che esercitano senza titolo e a prezzo più basso. Mentre 22.170(5%) sono iscritti ai Collegi ma in pensione o svolgono altri tipi di lavoro. "Se venisse applicata la direttiva europea sui riposi e i turni di lavoro - spiega Mastrillo - già recepita dall'Italia a gennaio ma non ancora applicata, tutti i 16mila infermieri disoccupati potrebbero esser subito assunti, dato che secondo l'Ipasvi, per soddisfare la norma Ue, ne servirebbero 17mila. Anzi, sempre secondo l'Ipasvi, ne servirebbero anche altri 30mila per incentivare lo sviluppo della medicina territoriale, così come previsto dal Patto per la Salute".Intanto, come ogni anno, entro la prima decade di luglio, il ministero per l'Istruzione, l'Università e la Ricerca pubblicherà i bandi per l'esame di ammissione in programma il 13 settembre nei 42 Atenei sedi di corso di laurea in Infermieristica. "Analogamente agli scorsi anni - concludeMastrillo - sono attese circa 25mila domande per 15mila posti, con rapporto di 1,6 a 1".