mercoledì 14 novembre 2018
Esperti di cyber security, di blockchain e data scientist saranno sempre più richiesti dalle aziende italiane
Ecco le professioni del futuro
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Esperto di cyber security, esperto di blockchain, data scientist sono i tre lavori del futuro che saranno sempre più richiesti dalle aziende italiane durante i prossimi cinque anni. Lo dice un’indagine realizzata dalla società di ricerche In Tribe, presentata a Roma in occasione della tre giorni Youth For Future, dedicata a innovazione, tecnologia, scienza e, appunto, professioni del futuro, che si svolge in Fiera dal 13 al 15 novembre.

In un mondo sempre più globalizzato e connesso, le immagini e le informazioni relative a chi siamo sono a disposizione di chiunque nella rete, con effetti che possono rivelarsi devastanti in caso di violazione della privacy, sia che si tratti di privati che di aziende. Per questo motivo gli esperti di cyber security sono sempre più richiesti da cacciatori di teste e aziende, così come gli esperti di blockchain, tecnologia spesso associata solamente alle crypto valute e ai Bitcoin, che invece ha una pervasività di applicazione quasi illimitata, dal tracciamento della filiera alimentare alla sottoscrizione digitale di un atto di proprietà o di un atto notarile, dal rendere automatico e immediato il risarcimento da parte di un’assicurazione al consentire transazioni sicure tra persone che non si conoscono garantendone l’identità. I dati sono sempre più al centro del mondo, a causa della connessione in rete delle nostre vite, basti pensare che secondo il report Digital in 2017, condotto da Hootsuite e We Are Social, ogni ora vengono caricate 2,8 milioni di foto su Instagram, postati 23,7 milioni di tweet, visualizzati 248 milioni di video su YouTube. Come trarne informazioni utili e redditizie? A questa esigenza rispondono i data scientist, al terzo posto nella graduatoria di InTribe.

L’indagine della società di ricerche riporta la classifica delle dieci professioni che avranno il maggior tasso di crescita nei prossimi cinque anni, per le quali già oggi il mercato del lavoro, in particolare modo quello legato alla tecnologia e al digitale, esprime una forte domanda che spesso rimane insoddisfatta. La carenza di formazione specifica e di competenze, infatti, è il tasto dolente che sta impedendo alle aziende di assumere le figure professionali di cui hanno bisogno, il che risulta paradossale in una situazione economica quale quella contingente.

«Questa manifestazione rappresenta un’occasione unica per avvicinare i giovani al mondo dell’innovazione e al futuro, aiutandoli a identificare quali saranno le competenze più richieste nel mercato del lavoro - ha dichiarato Domenico Ioppolo, anima della manifestazione -. Per rispondere anche a questa esigenza, ai giovani che partecipano a Youth For Future saranno assegnate 1.000 borse di studio per corsi on line dedicati ai giovani studenti che vogliono comprendere come si possano intraprendere diverse carriere legate al mondo dei social media e diventare un esperto del settore».

Quali sono le altre professioni del futuro più richieste dalle aziende italiane? Al quarto posto della graduatoria si trovano gli esperti di Intelligenza Artificiale e machine learning, figure aziendali in grado di sviluppare sistemi intelligenti che gestiscono le applicazioni di tutti i giorni, di selezionare informazioni da grandi moli di dati e molto altro. È grazie a questi esperti che le macchine stanno iniziando a “imparare” dall’esperienza, intesa come reiterazione di input e di stimoli. Dalla fusione di tre figure professionali, il tecnico per l’automazione industriale, il tecnico informatico e il tecnico elettronico, è nato il meccatronico (al 5° posto), che si occupa principalmente di progettare e realizzare sistemi di controllo automatico utilizzando come strumenti di lavoro sia software di sviluppo sia centraline elettroniche per l’implementazione del sistema e del suo funzionamento, in tempo reale.

Fra le professioni più affascinanti, quella degli esperti di Internet of Things (Iot) e di Ubiquitous Computing. È grazie a loro che le cose iniziano a prendere vita, le tapparelle si alzano da sole, la luce si accende senza che nessuno prema un interruttore e un frigorifero può fare la spesa dialogando direttamente col supermercato. Ogni oggetto della nostra vita sarà collegato in rete tramite una connessione wireless, potendo offrire informazioni e agire da remoto, ricevendo comandi e input che non prevedono la presenza delle persone nel medesimo ambiente. È il futuro delle comunicazioni, che passeranno sempre di più dai nuovi oggetti connessi alla rete piuttosto che dai computer, come già oggi succede (per esempio) con i Google Glass o l’Iwatch.

Tutto ciò può accadere a patto che l’utilizzo delle apparecchiature sia semplice, intuitivo e user friendly. Ad assicurare che sia così sono gli esperti di usabilità e user experience (7° posizione), che sono diventate figure chiave per l’incremento delle vendite on e off-line, definendo l’esperienza di fruizione e acquisto dei prodotti all’interno dei negozi (virtuali e fisici). Chi si occupa di usabilità crea prodotti e interfacce intuitive e facili da usare, rendendo gli oggetti utilizzabili in modo facile, e lo fa semplificando la nostra esperienza d’uso, rendendola più piacevole e migliorando la nostra percezione del prodotto e del marchio ad esso associato. Sull’arricchimento della percezione sensoriale umana, con il fine di coinvolgere i clienti in esperienze mai provate prima, si basa la capacità degli esperti di realtà virtuale e aumentata (augmented reality, 8°). Fra i settori che già ne beneficiano, cosmesi, abbigliamento e accessori, con gli specchi interattivi che rimandano l’immagine modificata graficamente di una persona, permettendole di scegliere l’outfit o il make up più adatto; i cataloghi tradizionali, che permettono di far vivere l’esperienza di un prodotto prima del suo acquisto; i giochi per l’infanzia e i musei, sempre più interattivi.

Veicoli a guida autonoma, sistemi di monitoraggio remoto dei pazienti, droni per le consegne a domicilio, illuminazione di strade e abitazioni che si adatta alle circostanze, saranno gestite non più via cloud (nuvola) ma in ambiente nebbia (fog), che supporta meglio le nuove applicazioni informatiche. Per questo motivo in nona posizione si trovano gli esperti di fog computing, che sanno come gestire questa rete, che può essere vista come parallela rispetto a quella pubblica e permette agli utenti (e ai loro dispositivi) di accedere a risorse e potenza di calcolo anche senza passare attraverso una connessione internet.

Al decimo posto un hacker, non quello che viola le reti informatiche ma il growth hacker, che si occupa della crescita dei clienti di un’azienda e lo fa attraverso l’utilizzo di tecniche avanzate e di lean marketing e software. Questa professione è nata nelle start-up innovative, che hanno la necessità di crescere velocemente e ottimizzando il più possibile i costi, e adesso sta diventando sempre più una figura chiave delle aziende consolidate.

Ecco la classifica:
1. Esperto di cybersecurity
2. Esperto di blockchain
3. Data scientist
4. Espero di Intelligenza artificiale e machine learning
5. Meccatronico
6. Esperto di Iot e Ubiquitous computing
7. Espero di usabilità e user experience
8. Esperto di realtà virtuale e aumentata
9. Esperto di fog computing
10. Growth hacker.

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