venerdì 7 settembre 2012
​​Le dinamiche di invecchiamento della popolazione, sommate alla riforma pensionistica, riducono l'uscita dalle imprese italiane dei dipendenti ultra 50enni che, inoltre, sono convinti di poter ancora contribuire alla crescita aziendale.
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​Le dinamiche di invecchiamento della popolazione, sommate alla riforma pensionistica, riducono l'uscita dalle imprese italiane dei dipendenti over 50 che, inoltre, sono convinti di poter contribuire alla crescita dell'azienda. Per le industrie vi sarà un impatto sugli obiettivi di risparmio legati al costo del personale (previsioni di uscita, preprensionamenti) e un impatto sul livello di motivazione e produttività dei dipendenti over 50: è quanto emerge da una ricerca di Accenture sul ruolo degli over 50 nei luoghi di lavoro e sugli effetti dell'ultima riforma pensionistica e dell'aumento dell'aspettativa di vita sulla gestione delle aziende.Secondo Accenture, le imprese di fronte ai tempi più lunghi di permanenza dei loro dipendenti senior, dovranno fronteggiare una serie di problemi: innalzamento dell'età media e minore possibilità di assumere nuovo personale; incremento dei costi medi del personale. Ma c'è anche da considerare come questa categoria di lavoratori vive la propria esperienza.Secondo la ricerca di Accenture condotta fra aprile e maggio 2012, i lavoratori over 50 si sentono al centrodell'attività lavorativa e sentono di poter contribuire ai risultati dell'azienda senza particolare rilevanza dell'etàanagrafica e partecipando intensamente alla vita lavorativa. Sono pienamente coinvolti nel pieno dell'attività aziendale percependo una sensazione da pieno stress lavorativo e sottoponendosi a orari lavorativi prolungati; percepiscono che il datore di lavoro è propenso alla continuazione del rapporto di collaborazione, senza particolari riserve per il dato anagrafico. Si ritengono, inoltre, portatori di esperienza, considerata come un valore aggiunto nello svolgimento delleattività professionali. Pensano di essere sullo stesso piano dei giovani che, non credono, possano essere più rapidi ed efficienti di loro. Ma pensano anche di non avere prospettive di carriera interessanti e di essere legati a mansioni che non sempre reputano stimolanti. Il clima intergenerazionale è positivo, ma con aspetti migliorabili nelle relazioni con i manager, che non sempre percepiscono le esigenze degli over 50.Da tutto ciò ne deriva, in sintesi, che un maggior numero di dipendenti ritiene che la propria azienda non sia preparata al cambiamento demografico e a gestire un numero crescente di dipendenti senior.
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