venerdì 11 ottobre 2019
Sulle nostre strade 9 decessi al giorno. L'obiettivo europeo del calo 50% dei morti rispetto al 2010 raggiunto solo in 6 aree, tutte del Centrosud
Genova, Bari e Brescia le provincie più pericolose
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Le province di Genova, Bari e Brescia sono quelle che nel 2018 hanno registrato il maggior aumento di decessi legati a incidenti stradali, rispettivamente +37, +24 e +22. In quelle di Modena e Foggia, al contrario, si sono registrati i decrementi maggiori d'Italia, entrambe con 18 vittime in meno. L'indice di mortalità più elevato è stato registrato nel Sud della Sardegna, a Vibo Valentia, Vercelli, Benevento e Catanzaro mentre quello più basso si rileva a Milano, Monza, Rimini e Ascoli-Piceno. Questi in sintesi i dati relativi alle vittime della strada 2018, diffusi con una nota da Aci, in cui viene sottolineato come gli obiettivi europei 2020 in tal senso, di una riduzione cioè del 50% dei morti rispetto al dato del 2010, siano stati raggiunti lo scorso anno solo in sei aree amministrative: Agrigento (-78%), Barletta-Andria-Trani (-66%), L'Aquila (-52%), Campobasso (-52%), Taranto (-51%) e Terni (-50%). Nel complesso, in tutto il Paese, sempre rispetto al 2010, il numero dei decessi per incidente stradale è diminuito, in media, solo del 19%.

Nel 2018, sulle strade italiane si sono registrati 172.553 incidenti con lesioni a persone, che hanno causato 3.334 decessi e 242.919 feriti. Rispettivamente 472 incidenti, 9 morti e 665 feriti, in media, ogni giorno. Le statistiche provinciali elaborate da ACI e Istat, indicano appunto Genova "maglia nera", un triste primato dovuto però principalmente alla tragedia del ponte Morandi. Il capoluogo ligure è seguito dagli aumenti di Bari e Brescia e da Messina (+19), Chieti (+15) e Vercelli (+13). "Maglia bianca", invece, per Modena e Foggia, dove si sono registrati 18 morti in meno, davanti a Cuneo e Trapani (-16), Asti, Caserta e Taranto
(-15). Dallo studio emerge infine che l'indice di mortalità nazionale si assesta su 1,9 decessi ogni cento incidenti. A Milano, Monza, Rimini e Ascoli-Piceno si registra il valore più incoraggiante, inferiore ad 1 morto ogni 100 incidenti.

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