martedì 8 novembre 2011
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Incentivati i Comuni che intendono realizzare iniziative per inclusione sociale, tutela dell’infanzia e contrasto alla povertà coinvolgendo il terzo settore. Entro il prossimo 30 novembre, infatti, in forma singola o anche associata, possono richiedere finanziamenti al ministero del Lavoro per un importo variabile da 20mila fino a 100mila euro in base alla popolazione residente (le risorse complessivamente disponibili sono pari a 450mila euro). A stabilirlo è l’Avviso pubblico del ministero del Lavoro del 28 ottobre scorso.Il bando riguarda la presentazione di progetti sperimentali da parte dei Comuni per la realizzazione di interventi di sperimentazione sociale con il coinvolgimento del terzo settore, in una delle seguenti aree: a) inclusione sociale e contrasto alla povertà (anziani soli o con un coniuge non autosufficiente; persone senza dimora; famiglie con un solo genitore; famiglie numerose);b) tutela dei minori nelle famiglie più in difficoltà (sostegno alla genitorialità); c) non autosufficienza (domiciliarietà a favore degli anziani); d) sostegno all’invecchiamento attivo e alla solidarietà tra le generazioni (incentivazione del volontariato e della partecipazione attiva alla vita familiare e sociale).Le azioni progettuali devono riferirsi alla realizzazione di interventi la cui efficacia possa essere misurata in modo rigoroso, per valutarne l’opportunità di estensione all’intero territorio. Le iniziative ammesse a finanziamento non possono avere una durata superiore a 18 mesi.Il bando è rivolto ai Comuni, sia in forma singola che associata (consorzi, ambiti, ecc.); in caso di partecipazione in forma associata è necessario indicare un soggetto capofila, nonché le modalità di partenariato che verranno adottate. I progetti devono prevedere necessariamente il coinvolgimento di enti appartenenti al terzo settore (non profit) e devono essere sottoscritti, per approvazione, dal Sindaco o da un legale rappresentante e possedere tutti gli elementi valutativi richiesti dall’avviso.I Comuni ammessi al finanziamento dovranno partecipare finanziariamente per almeno il 20% dei costi del progetto; la compartecipazione comunale può essere valutata anche in base al controvalore di risorse umane, professionali, tecniche e strumentali messe a disposizione dal Comune e/o dagli enti che realizzano le azioni.L’importo massimo attribuibile a titolo di finanziamento per ciascun progetto non può superare un ammontare complessivo pari a:a) 20mila euro nel caso di Comuni che al 1° gennaio 2011 registrano, secondo i dati Istat, una popolazione residente inferiore a 50 mila unità;b) 50mila euro nel caso di Comuni che al 1° gennaio 2011 registrano, secondo i dati Istat, una popolazione residente non inferiore a 50 mila unità e inferiore a 100 mila unità;c) 100mila euro nel caso di Comuni che al 1° gennaio 2011 registrano, secondo i dati Istat, una popolazione residente non inferiore a 100 mila unità.Le richieste di finanziamento possono essere presentate, a mano, oppure tramite raccomandata a/r o mediante corrieri privati o agenzie di recapito autorizzate, al ministero del lavoro e fatte pervenire, a pena di esclusione, entro le ore 12:00 del 30 novembre 2011.
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