sabato 10 ottobre 2020
Un terzo dei partecipanti ai programmi trova lavoro all’estero. Quest’anno oltre 55 milioni di euro per Istruzione e formazione professionale
Bilancio positivo per l'Erasmus

Bilancio positivo per l'Erasmus - Inapp

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Partecipare a un’esperienza Erasmus cambia la vita: un terzo dei partecipanti italiani che hanno svolto un periodo di studi o tirocinio è rimasto poi a lavorare all’estero. E quest’anno Erasmus+ è pronto a ripartire con una dotazione di oltre 55 milioni di euro destinati a finanziare progetti nell’ambito dell’istruzione e formazione professionale (Vet - Vocational Education and Training). Un’occasione di approfondimento è data dagli #ErasmusDays (tre giorni in cui in tutta Europa, si celebra e si racconta il Programma Erasmus+) dal 15 al 17 ottobre che vedono protagonista anche l’Agenzia Nazionale Erasmus+ Inapp. Tra le diverse iniziative previste, un webinar sarà organizzato la mattina del 15 ottobre con la partecipazione degli esperti del settore insieme agli studenti dell’Istituto Nebbia di Loreto e il Consorzio Essenia, due realtà prese a modello per raccontare l’esperienza professionalizzante di mobilità europea Erasmus+.

«Quest’anno l’Inapp ha approvato 126 progetti di mobilità all’estero – ha ricordato Sebastiano Fadda, presidente dell’Inapp – che vanno dall’economia circolare, alla mobilità smart, dall’informatica con lo sviluppo della tecnologia 3D, all’agrifood senza dimenticare il turismo per lo sviluppo delle competenze e l’accesso al patrimonio culturale locale, in aggiunta a progetti per innovare il Terzo settore e favorire occupazione e inclusione. Erasmus+ si inserisce in un contesto socio-economico che vede, da una parte, quasi 6 milioni di giovani europei disoccupati. Allo stesso tempo si registrano oltre due milioni di posti di lavoro vacanti e un terzo dei datori di lavoro segnala difficoltà ad assumere personale con le qualifiche richieste. Erasmus+ è pensato proprio per dare risposte concrete a queste problematiche, contrastando il fenomeno dello skill mismatch, quel disallineamento delle competenze che è molto presente purtroppo nel nostro Paese. Fino ad ora i numeri di Erasmus+ dimostrano il successo di questo Programma».

Dal 2014 a oggi, infatti, l’Agenzia nazionale Erasmus+ Inapp, responsabile in Italia dell’ambito Istruzione e formazione professionale del Programma, ha ricevuto in totale 4.182 i progetti, 2.636 di Mobilità individuale ai fini di apprendimento (di cui 732 finanziati) e 1.546 di Partenariati Strategici (di cui 230 finanziati). Significativo è stato l’investimento della Commissione europea e degli Stati membri dell’Ue che hanno messo a disposizione dell’Italia, nel periodo 2014-2020, una dotazione finanziaria Erasmus+ di circa 300 milioni di euro per l’ambito istruzione e formazione professionale.

Ecco perché gli #ErasmusDays sono un’occasione unica per conoscere le attività legate al Programma europeo e le modalità di partecipazione, ancora più importanti nella fase post pandemia.

Per quest’anno, inoltre, il Programma finanzierà in via eccezionale progetti di Partenariati Strategici per la preparazione all'istruzione digitale e Partenariati Strategici per la creatività. In particolare, l’Agenzia nazionale Erasmus+ Inapp avrà a disposizione circa 2,7 milioni di euro per sostenere progetti per dotare i sistemi di istruzione e formazione professionale degli strumenti necessari ad affrontare le sfide poste dalla recente improvvisa transizione all'apprendimento online e a distanza, anche aiutando gli insegnanti a sviluppare competenze digitali e tutelando la natura inclusiva delle opportunità di apprendimento. La scadenza per l’invio delle candidature è il 29 ottobre alle ore 12.

«Mobilità, competenze digitali e inclusione continueranno a rappresentare il cuore anche del futuro Programma 2021-2027 – ha concluso il presidente dell’Inapp - che conferma la propria ambizione di voler essere anticipatore del cambiamento, supportando la transizione digitale nell'istruzione e formazione europea, contribuendo a costruire lo Spazio europeo dell'istruzione, con un approccio ancora più inclusivo, accessibile e sostenibile».

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