giovedì 28 novembre 2019
Nei primi dieci mesi del 2019 l'Istituto ha ricevuto 534.314 denunce (+0,04% rispetto al 2018), con un calo del 5,2% sul 2018
Tra gennaio e ottobre 896 infortuni mortali
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Nei primi dieci mesi del 2019 l'Inail ha ricevuto 534.314 denunce di infortunio sul lavoro (+0,04% rispetto al 2018), 896 delle quali con esito mortale, con un calo del 5,2% sul 2018 che però secondo l'Istituto «non è rassicurante perché legato soprattutto agli "incidenti plurimi", che per loro natura ed entità possono influenzare l'andamento del fenomeno». È quanto emerge dagli "open data" pubblicati oggi sul portale dell'Inail, secondo cui si è rilevato anche un aumento (+2,6%) delle denunce di patologie di origine professionale, che sono state 51.055.

Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all'Istituto entro il mese di ottobre sono state in meno rispetto alle 945 dei primi dieci mesi del 2018, ma questa flessione, rileva l'Inail, è influenzata dal fatto che gli incidenti plurimi sono stati 21 e hanno causato 76 vittime (la metà dei quali ad agosto 2018), più del doppio dei 34 lavoratori che hanno perso la vita nei 16 incidenti plurimi avvenuti nei primi 10 mesi di quest'anno. A livello nazionale dagli "open data" emerge così una riduzione di 55 casi mortali
"in itinere", nei percorsi cioè da casa al lavoro, e un aumento di 6 incidenti mortali sul lavoro. A livello regionale spiccano i decrementi in Liguria e Veneto (rispettivamente 24 e 18 decessi in meno) e gli incrementi nel Lazio (+11), nelle Marche e in Sicilia (+10 per entrambe).

In generale, le denunce di infortunio presentate all'Inail entro l'ottobre scorso sono state invece 240 in più rispetto alle 534.074 dei primi 10 mesi del 2018 (+0,04%), con un aumento in particolare dei casi "in itinere" (82.535, +2,5%). Si è registrato inoltre un calo dei casi dello 0,4% nella gestione Industria e servizi e dello 0,3% in Agricoltura, mentre è aumentato del 2,3% nel Conto Stato (da 83.816 a 85.742). Tra le regioni che hanno fatto registrare le flessioni percentuali maggiori spiccano il Molise (-6,4%) e la Valle d'Aosta (-5,1%). Gli incrementi più consistenti sono invece quelli della Sardegna (+3,9%) e dell'Umbria (+2,0%). Più infortuni, inoltre tra le fasce d'età fino a 30 anni (+2,8%) e tra 55 e 69 anni (+2,7%). In aumento anche gli infortuni denunciati da extracomunitari (69.429, +4,9).

Infine, le denunce di malattia professionale sono state 51.055, 1.295 in più rispetto al 2018, con una prevalenza del sistema osteo-muscolare (31.457 casi); in crescita nella gestione Industria e servizi (+4,1%) e in calo in Agricoltura (-3,1%) e nel Conto Stato (-3,8%) e geograficamente nelle Isole (10,5%).

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