lunedì 19 luglio 2021
È uno dei quattro impegni prioritari individuati dal presidente dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro nel corso della relazione annuale
Franco Bettoni, presidente dell'Inail

Franco Bettoni, presidente dell'Inail - Archivio

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Gli impegni prioritari individuati dal presidente dell'Inail Franco Bettoni nel corso della relazione annuale dll'Istituto sono quattro: estendere la tutela assicurativa agli oltre tre milioni di lavoratori che non ne hanno ancora diritto, migliorare le prestazioni economiche per gli infortunati e i tecnopatici, destinare maggiori risorse per il potenziamento della prevenzione attraverso i diversi filoni di intervento e affinare gli strumenti di rendicontazione dell'Istituto. «La pandemia - ha sottolineato il presidente - ha riaperto la questione dell'esclusione dalla tutela Inail di soggetti particolarmente esposti al rischio contagio, come quella dei medici di famiglia e dei medici liberi professionisti» che insieme ad altre categorie «non possono beneficiare della copertura assicurativa e delle conseguenti prestazioni economiche, sociosanitarie, riabilitative e di reinserimento».

«Alla luce dell'aumento degli infortuni con menomazioni più lievi e dell'insorgenza della nuova tipologia rappresentata dai contagi da Covid-19 - ha aggiunto il presidente dell'Inail - riteniamo fondamentale garantire un indennizzo per i danni all'integrità psicofisica del lavoratore a seguito di incidenti sul lavoro e malattie professionali anche con un'invalidità inferiore al 6%. Raggiungere l'obiettivo della completa eliminazione della franchigia sarebbe un atto di grande civiltà».

Un'altra delle sfide più urgenti da affrontare riguarda il rafforzamento delle iniziative di prevenzione. «Ci impegneremo per incrementare i fondi destinati ai bandi Isi, soprattutto per le piccole e medie imprese - ha assicurato a questo proposito Bettoni - e lavoreremo per potenziare il ruolo strategico della ricerca, in una logica di rete e di condivisione delle conoscenze, diventata ormai una metodologia consolidata ed efficace».

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