sabato 6 febbraio 2016
Sono 35mila quelle in meno degli italiani (-0,7%), compensate dalle + 25mila dei forestieri. È quanto emerge da una elaborazione della Camera di commercio di Milano (nella foto).
Imprese, 10mila in meno e aumentano le straniere
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In Italia nell’ultimo anno ci sono 10mila imprese in meno, -0,2%. Sono 35 mila quelle in meno degli italiani, -0,7%, compensate dalle + 25 mila straniere. In quattro anni gli stranieri hanno attivato 79mila imprese in più bilanciando la perdita di imprese che si ferma al -2,6% (ma le imprese di italiani calano del-4,4%).A Roma le imprese crescono dell’1% in un anno, 3.500 in più e ben 2.900 di queste sono di stranieri. A Napoli la crescita è del +1,6%, +3.600 imprese e 3.300 sono di stranieri.Sono attività che in alcuni casi risultano particolarmente legate alle necessità delle comunità straniere. Ci sono internet point, ambulanti nella bigiotteria, nei tessili, spedizionieri, money transfer, sarti, take away. Sono oltre venti a Milano e a Roma, 4 a Napoli. In Lombardia sono 6 a Bergamo, 12 a Brescia, 1 a Como, 2 a Cremona, 2 a Lecco, 1 a Lodi, 5 a Mantova, 3 a Pavia, 1 a Sondrio, 4 a Varese.Gli stranieri sono apprezzati nelle imprese, circa una su due ha addetti nati all’estero. Scelti per la maggiore disponibilità e adattabilità. Aiutati dalle imprese per la documentazione, per l’inserimento sociale, perché nei titolari e nei colleghi trovano un amico e perché riconoscono le loro feste. Si integrano meglio gli europei, soprattutto dell’est e i sudamericani, gli africani, i nord americani, gli asiatici e infine gli arabi. Emerge da un’indagine della Camera di commercio a fine 2015 su circa 400 imprenditori.Tengono in quattro anni in Lombardia le imprese, grazie agli stranieri che hanno creato 16 mila imprese in più, +21%. Se fosse per gli imprenditori italiani le imprese sarebbero 30 mila in meno, -4,1%. Le imprese straniere contengono il calo a un -1,7%. Sono questi alcuni dati che emergono da una elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati del registro imprese  al terzo trimestre 2015.Anche nell’ultimo anno il trend è confermato con 5mila imprese straniere in più in regione che controbilanciano le 4 mila italiane in meno e fanno chiudere la regione col dato positivo di mille in più. +0,2% la crescita delle imprese lombarde, grazie al +6,1% degli stranieri, altrimenti si avrebbe un -0,6%.Milano, Monza, Bergamo e Varese hanno i maggiori benefici nel 2015: a Milano la crescita degli italiani del +0,4% diventa un aumento del 1,6%, a Monza il calo italiano di -0,3% diventa un +0,4%, Bergamo conclude in parità anziché calare del -0,8%, Varese resta stabile invece di perdere lo 0,6%.Per provincia in Lombardia. L’effetto delle imprese straniere ribalta la situazione di Milano: +1,9% la crescita delle imprese in quattro anni rispetto al calo del -2% dei soli imprenditori italiani, grazie al boom del +34% degli stranieri. Bergamo perde 1.600 imprese anziché 2.800, Brescia 4 mila invece di 5 mila, Monza mille invece di duemila, Pavia “salva” 590 imprese, Varese 800. Sono loro ad avere avuto maggiori effetti a causa delle imprese straniere.
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