martedì 24 maggio 2016
Per la presidente di Siai, Giovanna Melandri (nella foto), «esistono ancora barriere e colli di bottiglia che non consentono di far decollare questi investimenti strategici per far fronte a moltissimi problemi sociali. Sono investimenti problem-solving che, secondo le nostre stime con un adeguato contesto economico e istituzionale potrebbero raggiungere i 30 miliardi di euro da qui al 2020».
Impatto sociale, un'Agenda per l'Italia
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Presentata a Roma la piattaforma Social Impact Agenda per l'Italia (Siai), l’associazione nata per raccogliere l'esperienza dell'Advisory Board italiano (Adb) della Social Impact Investment Taskforce (Siit), promossa durante la presidenza britannica del G7 nel 2013. Nel corso dell’evento, al quale hanno partecipato, fra gli altri, Claudio De Vincenti, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri ed esponenti dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, Siai ha presentato una piattaforma di proposte di policy al governo e alle istituzioni con la finalità di potenziare e sviluppare gli investimenti a impatto sociale come strumento per rafforzare il Ts e la cooperazione allo Sviluppo."Le potenzialità dell’impact investment in Italia sono importanti. E non solo nei cinque settori tradizionalmente intesi come welfare, istruzione e formazione, sanità e salute, ambiente e sostenibilità, politiche sociali, servizi alla persona e alla comunità, ma anche nell’accesso e nei servizi alla cultura – ha dichiarato la presidente di Siai, Giovanna Melandri -. Esistono ancora barriere e colli di bottiglia che non consentono all’Italia di far decollare questi investimenti strategici per far fronte a moltissimi problemi sociali. Sono investimenti problem-solving che, secondo le nostre stime con un adeguato contesto economico e istituzionale potrebbero raggiungere i 30 miliardi di euro da qui al 2020. L’Associazione nasce per favorire e sostenere questo processo di cambiamento necessario all’Italia".Massimo Lapucci, vice presidente di Social Impact Agenda per l’Italia, segretario Generale di Fondazione Crt e Fondazione Sviluppo e Crescita Crt, ha dichiarato: "Le Fondazioni di origine bancaria - e con esse strumenti come Fondazione Sviluppo e Crescita CRT - possono avere un ruolo importante nello sviluppo dell'impact investment nel Paese, attraverso l'azione congiunta dei capitali cd 'pazienti' accanto ai più tradizionali modelli di granting. In tal senso, l'Associazione Social Impact Agenda per l'Italia può assolvere una missione determinante, anche contribuendo alla diffusione di una cultura sempre più favorevole a iniziative che affianchino, e in qualche modo superino, il tradizionale confine del no profit. Ciò comporta la ricerca attiva di nuovi modelli di investimento e di sinergie che, attraverso il continuo confronto internazionale, favoriscano la maturazione nel Paese di un ecosistema dinamico e affidabile"."L’impact investing - dichiara Stefano Granata, vice presidente Siai e presidente  Cgm - ha lo scopo di generare benefici sociali e ambientali per la collettività attraverso un’attività di business che genera profitto. La novità è che l’impatto positivo diventa il vero obiettivo con il sostegno del capitale finanziario. Oggi questo nuovo mercato, considerato ancora di nicchia, vale, nel mondo, circa 40 miliardi di dollari ma si stima che nel 2020 potrebbe raggiungere la cifra di 1.000 miliardi di dollari. È un dato importante che, insieme a un impegno da parte del legislatore da un lato e delle istituzioni finanziarie dall’altro, offre alle imprese sociali italiane un’importante opportunità per diffondere una nuova cultura e un modo alternativo di rapportarsi e conciliarsi con gli interessi dei cittadini".
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