sabato 25 maggio 2013
La società rende noto anche di aver impugnato il provvedimento di sequestro ordinato dal gip di Taranto: «Sono a rischio 24mila posti di lavoro diretti, 40mila con l'indotto». Il ministro Zanonato: incontrerò l'azienda. 
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​Il Consiglio di amministrazione dell'Ilva si è dimesso. Lo rende noto la stessa azienda sottolineando che le dimissioni avranno effetto dalla data dell'assemblea dei soci, che il Consiglio ha convocato per il prossimo 5 giugno alle 9. Nella nota l'Ilva sottolinea che "l'ordinanza dell'autorità giudiziaria colpisce i beni di pertinenza di Riva Fire e, in via residuale, gli immobili di Ilva che non siano strettamente indispensabili al'esercizio dell'attività produttiva nello stabilimento di Taranto". Per questo, afferma l'azienda, "il provvedimento ha effetti oggettivamente negativi per l'Ilva, i cui beni sono strettamente indispensabili all'attività industriale e per questo tutelati dalla legge 231 del 2012, dichiarata legittima dalla Corte Costituzionale". "Vista la gravità della situazione e incidendo il provvedimento anche sulla partecipazione di controllo di Ilva detenuta da Riva Fire - conclude la nota dell'azienda - i consiglieri Bruno Ferrante, Enrico Bondi e Giuseppe De Iure, hanno presentato le dimissioni dalle rispettive cariche".Il Consiglio di amministrazione dell'Ilva ha dato mandato ai propri legali di impugnare nelle sedi competenti il provvedimento di sequestro a carico dell'azienda e di Riva Fire Spa emesso dal Gip di Taranto. Lo rende noto l'Ilva nel comunicato con cui annuncia le dimissioni dell'intero Cda.Con i sequestri disposti dal gip di Taranto "sono a rischio 24mila posti di lavoro diretti, 40mila con l'indotto". Lo sottolineano fonti dell'Ilva dopo l'annuncio delle dimissioni del Cda. "Si sta mettendo in pericolo tutto -proseguono le fonti - c'è il rischio concreto che decine di migliaia di persone restino senza lavoro".IL MINISTRO ZANONATO: INCONTRERO' L'AZIENDAIl governo è impegnato a garantire "i due diritti fondamentali alla salute e al lavoro ai cittadini e ai lavoratori di Taranto e degli altri siti produttivi Ilva" e nelle prossime ore avvierà un primo incontro con l'azienda. Lo fa sapere, in una nota, il ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato. "L'annuncio delle dimissioni che il presidente e l'amministratore delegato dell'Ilva presenteranno all'assemblea degli azionisti del prossimo 5 giugno evidenzia la situazione di oggettiva grave difficoltà in cui versa la gestione dell'azienda dopo l'ultima decisione della magistratura di Taranto", afferma il ministro.
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