giovedì 23 agosto 2018
Il ministro del Lavoro sul parere dell'Avvocatura dello Stato sulla procedura di aggiudicazione della gara: «Delitto perfetto»
Di Maio: il bando per Ilva è illegittimo ma non si può annullare
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«Su Ilva è stato commesso il delitto perfetto». Lo ha detto il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, durante la conferenza stampa per illustrare il parere dell'Avvocatura dello Stato sulla procedura di aggiudicazione dell'Ilva di Taranto. La gara «è illegittima, ma non si può annullare», ha assicurato Di Maio, spiegando che «non basta che l'atto sia illegittimo per annullarlo», ma deve sussistere anche la «tutela dell'interesse pubblico concreto e attuale». «Secondo noi c'è stato eccesso di potere e l'atto è illegittimo - aggiunge il ministro -. La gara sicuramente è stata fatta male. La responsabilità non è di Mittal, che è sempre stata in buona fede. Il delitto perfetto è stato commesso dallo Stato, non dal soggetto privato».

Nel mirino dell'Avvocatura è finita la riapertura dei termini al 2023, che doveva consentire la partecipazione alla gara anche di altre aziende oltre all'aggiudicataria Arcelor Mittal: sarebbe stato leso il principio di concorrenza. Inoltre dovevano essere concessi i rilanci per tutelare maggiormente il diritto alla salute e il diritto al lavoro dei cittadini tarantini.

In programma stamane un primo incontro tra il ministro Di Maio e il ministro dell'Ambiente Sergio Costa sui termini intermedi relativi alla messa in sicurezza dei parchi minerari.

Il rischio è che se ci fossero altre imprese interessate a gestire il polo siderurgico pugliese e si sentissero danneggiate, la gara potrebbe essere revocata. Si entrerebbe così in una spirale di allungamento dei tempi. Una eventualità pericolosa per gli oltre 15mila dipendenti dell'Ilva (tra diretti e indotto) e per la bonifica del territorio.

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