mercoledì 15 maggio 2013
Insieme a ​Gianni Florido (Pd) sono finiti in carcere anche l'ex assessore all'Ambiente Michele Conserva (Pd) e l'ex addetto alle Relazioni esterne dell'Ilva Girolamo Archinà. Ai domiciliari l'ex segretario generale della Provincia. Al centro delle accuse le autorizzazioni per la gestione da parte dell'Ilva della discarica Mater Gratiae.
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È accusato di concussione in relazione alla gestione da parte dell'Ilva della discarica Mater Gratiae il presidente Pd della Provincia di Taranto, Gianni Florido, finito oggi in carcere insieme con l'ex assessore all'Ambiente Michele Conserva (prima Lista Florido e poi Pd) e l'ex addetto alle Relazioni esterne Ilva Girolamo Archinà, nell'ambito dell'indagine "Ambiente svenduto". Al centro delle accuse per Conserva e Florido le autorizzazioni alla discarica.Sono accusati di concussione anche Conserva e l'ex segretario generale della Provincia Vincenzo Specchia, che è finito invece ai domiciliari. Archinà, che era già detenuto dal novembre 2012, è accusato di concorso nel reato contestato ai pubblici ufficiali. Florido e Conserva sono accusati di aver indotto, dal 2006 al 2011, dirigenti del settore Ecologia e ambiente della Provincia di Taranto a rilasciare autorizzazioni per la discarica gestita dall'Ilva "in carenza dei requisiti tecnico-giuridici".
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