Il welfare può sostituire il panettone aziendale? Easy Welfare - società di consulenza fondata da Federico Isenburg che gestisce e realizza Piani Welfare da circa dieci anni - ha attivato un piano con servizi divisi in quattro categorie: tempo libero, viaggi, shopping, salute & benessere. In questo modo il singolo dipendente ha la possibilità di scegliere il proprio regalo tra marchi rinomati.
I cambiamenti introdotti in questo campo dalla legge di Stabilità 2016 hanno permesso di trovare spazio all’interno delle diverse realtà lavorative. Il mondo delle risorse umane, infatti, ha a disposizione uno strumento veramente potente, che – se ben usato – può rappresentare una svolta per la gestione e la soddisfazione del personale. E il periodo natalizio può essere l'occasione per migliorare e rafforzare il rapporto tra dipendenti e impresa.
«Il welfare - spiega Isenburg - può diventare un’alternativa alla regalistica aziendale tradizionale nel momento in cui si costruiscono piani ad hoc per le festività. A differenza di un piano di welfare aziendale completo, capace di coprire ogni necessità, dall’istruzione alla salute fino al tempo libero, il pacchetto natalizio presenta volutamente un portfolio di servizi inferiori, erogati sotto regime 51 Fringe Benefit e art. 100, fino a un massimo di 258 euro. Il pacchetto natalizio è stato lanciato per il secondo anno da Easy Welfare».
Nel 2015 è stata avviata una versione "sperimentale", a cui hanno lavorato molto nel primo semestre 2016. Il risultato è una soluzione Welfare completamente rinnovata rispetto all’anno precedente, sia a livello grafico, ma soprattutto nei servizi offerti (raddoppiati rispetto il 2015). Tramite una piattaforma web dedicata, il dipendente può scegliere il proprio regalo di Natale utilizzando la quota benefit a sua disposizione.
«I nostri piani - conclude il fondatore e ceo di Easy Welfare - sono tutti pensati per i dipendenti. L’obiettivo, infatti, è proprio quello di soddisfare le esigenze di ogni utente, andando incontro a gusti e stili di vita differenti. Vista la grande trasversalità dei servizi offerti, non esiste un’azienda tipo, esistono aziende sane capaci di capire l’importanza del benessere aziendale».
