giovedì 1 dicembre 2016
Venti istituti selezionati per i laboratori di cittadinanza democratica finanziati con 470mila euro
Il volontariato va a scuola
COMMENTA E CONDIVIDI

Venti scuole selezionate per i laboratori di cittadinanza democratica finanziati con 470mila euro a carico del ministero del Lavoro, ministero dell'Istruzione e presidenza del Consiglio dei ministri. I laboratori sono previsti all’interno del bando emanato dal Miur nel mese di aprile 2016 in attuazione al Protocollo d’intesa siglato il 25 novembre 2014 tra il sottosegretario al Lavoro Luigi Bobba e il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini, cui ha fatto seguito la stipula di uno specifico Accordo di collaborazione, sottoscritto il 29 dicembre 2015 tra il Miur, il ministero del Lavoro e il Dipartimento della Gioventù.

La graduatoria dei progetti ammessi è stata pubblicata sul sito del Miur il 21 ottobre scorso: sono 20 le scuole risultate vincitrici, da Ivrea a Messina, da Bassano del Grappa a Crotone.

«Investire nei giovani come risorsa – dichiara Bobba - anche attraverso la partecipazione a iniziative e progetti con enti pubblici e privati, associazioni e altre istituzioni, rappresenta un obiettivo prioritario per l’azione del governo. I laboratori sono una modalità per far entrare il volontariato attraverso esperienze concrete nel curriculum formativo. L’iniziativa attua concretamente gli obiettivi contenuti nelle intese di collaborazione fra le tre istituzioni - ministero del Lavoro, Miur e della Dipartimento della Gioventù – volti a sviluppare il volontariato scolastico, come strumento di integrazione sociale e di abbattimento della diversità, al fine di contribuire all’integrazione e all’inclusione sociale dei giovani. Non solo: di fatto i laboratori sono un’anticipazione di quanto previsto dall’articolo 5 della riforma del Terzo settore, che prevede la promozione della cultura del volontariato in particolare tra i giovani, anche attraverso apposite iniziative durante le attività scolastiche».

«La sperimentazione di questa partnership di successo con il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri – spiega il sottosegretario all'Istruzione Gabriele Toccafondi - è solo una delle tante iniziative positive che ci impegniamo costantemente a realizzare con enti pubblici e privati, associazioni e istituzioni, per la crescita dei ragazzi. Sono fiducioso nella riuscita di un progetto strategico che valorizza il volontariato scolastico come strumento di inclusione sociale finalizzato a superare le barriere del pregiudizio e della diversità nelle scuole. Con l’avvio di laboratori di cittadinanza democratica condivisa e partecipata questo governo ha dimostrato di aver attuato concretamente gli obiettivi della Carta di Intenti sottoscritta da Miur e ministero del Lavoro nel novembre 2014 e l’Accordo di collaborazione del dicembre 2015 tra Miur, ministero del Lavoro e Dipartimento della Gioventù – presidenza del Consiglio dei ministri. Il progetto esprime chiaramente la nostra volontà nel promuovere tra i ragazzi il volontariato scolastico come risorsa educativa e di prevenzione e contrasto al cyberbullismo, nonché alla tutela, sviluppo e valorizzazione dei beni comuni, partendo da questo presupposto: la coscienza dei giovani va educata ad una cultura della legalità e dell’inclusione già nelle aule scolastiche».

I laboratori hanno l’obiettivo di promuovere la cultura del volontariato, l’educazione e formazione alla legalità e alla corresponsabilità, la prevenzione e il contrasto delle dipendenze, la tutela lo sviluppo e la valorizzazione dei beni comuni, il sostegno e la promozione dei principi di pari opportunità e non discriminazione, nonché il contrasto alla fragilità, marginalità ed esclusione.



© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: