domenica 15 marzo 2020
Bolognini, avvocato d'affari a Madrid: «Qui la gente imputa al premier Sanchez di non aver imparato la lezione italiana. Covid-19 inciderà sulla potenza di fuoco spagnola»
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Gli effetti del coronavirus sull’economia spagnola «saranno inevitabili, ma l’entità dipenderà dalla durata dell’emergenza. Scommetterei sul turismo come settore trainante della ripresa, ma il governo rifletta se intervenire in modo strutturale sulle aliquote fiscali. Se la situazione continua così, per molte aziende a giugno sarà impossibile sostenere quelle ordinarie». Marco Bolognini è un avvocato d’affari italiano, da anni residente in Spagna dove lavora: lì ha fondato lo studio Maio Legal (oggi ne è partner), con sedi a Madrid, Siviglia e Città del Messico, specializzato in grandi operazioni bancarie e societarie.

Il premier Sanchez ha avocato a sé i poteri e, secondo indiscrezioni, si prepara da lunedì a vietare gli spostamenti, sul modello italiano. Adesso anche la Spagna ha paura?

La Spagna comincia a rendersi conto della gravità della situazione, ma gli spagnoli lo avevano capito prima di Pedro Sanchez. Infatti, molte Regioni si erano già mosse prendendo misure cautelative ben prima dell’avocazione di poteri da parte del premier. Una delle accuse rivolte a Sanchez è proprio di essersi attivato tardi e di non aver imparato la “lezione italiana". I partiti di opposizione però stanno dando il massimo appoggio istituzionale al governo. E’ un segnale di serietà da parte della classe politica spagnola.

L'economia iberica si è risollevata, né le fibrillazioni politiche delle ripetute elezioni sembrano averla intaccata. Ci riuscirà il coronavirus?

Il coronavirus arriva in un momento poco opportuno per tutti i Paesi della zona euro, in crescita o stagnanti. Certo, in Spagna resta un po’ di amaro in bocca perché le prospettive per il 2020 erano ottime dopo un 2019 di tutto rispetto con la crescita attestata intorno al 2%. E’ presto per valutare l’impatto dell’emergenza, ma un Paese che vive di turismo non può non soffrire. Dipenderà dalla durata. Ma gli spagnoli, oltre che resilienti, sono un popolo godereccio. Sono convinto che appena finiranno le restrizioni alla libertà di movimento e di socializzazione i consumi torneranno ad aumentare come mai prima.

Quali sono i punti forti dell'economia spagnola?

Se dovessi scommettere sui settori di ripresa direi consumo delle famiglie, turismo, enogastronomia. Poi la Spagna da sempre ha spinto sulle energie rinnovabili e il governo sostiene l’energia pulita con grandi investimenti. Va bene anche il settore immobiliare.

E i punti deboli, invece?

C'è un tessuto di Pmi non così brillante come in Italia del Nord, Francia o Germania, che potrà avere maggiori problemi a riprendersi. La Spagna ha alcune grandi o grandissime aziende con presenza internazionale poderosa, ma non è altrettanto ben dotata a livello di imprese più piccole.

Teme anche qui licenziamenti o ricorso in massa agli ammortizzatori sociali?

Purtroppo non ci sono dubbi che il virus inciderà sulla potenza di fuoco industriale del Paese e soprattutto di Madrid. Esistono già incentivi e forme specifiche di cassa integrazione, che potranno lenire ma non azzerare gli effetti della crisi. A Madrid tutti i ristoranti sono chiusi: un’immagine spettrale per uno dei motori della città. Le industrie lavorano, ma con l’attività al minimo. Meno male che c’è un governo dotato di sensibilità sociale, anche perché non c’è contrapposizione di interessi tra azienda e dipendenti.
Che tipo di agevolazioni ha varato il governo? E sta facendo abbastanza?
Come in Italia sono già stati varati provvedimenti con agevolazioni fiscali, moratorie per pagamenti Iva e contributi di previdenza sociale. Bisognerà vedere come si concretizzeranno nella pratica: servirà molta generosità da parte del governo. Sono sospese per ora le ispezioni fiscali e l’attività giudiziaria (salvo processi urgenti penali o civili). A mio avviso nei prossimi mesi andranno rivedute le aliquote fiscali: altrimenti per i contribuenti sarà impossibile pagare quelle ordinarie. Certo, anche gli interessi collettivi dello Stato al gettito andranno tutelati, in sintonia con l’Ue.
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