domenica 8 maggio 2022
Cauto ottimismo dall'International Hospitality Investment Forum di Berlino. Malacrida (Italia Hospitality): "Ma le strutture alberghire devono aggiornarsi"
"Se sarà sostenibile, l'Italia del turismo ha un buon futuro"
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Un cauto ottimismo è emerso nel corso di IHIF, International Hospitality Investment Forum, probabilmente la più importante manifestazione del settore giunta alla sua ventiquattresima edizione e che si è appena conclusa a Berlino. Molti i temi trattati nei due giorni, dal 4 al 5 maggio, fitti di incontri e tavole rotonde alla presenza dei più importanti protagonisti del mercato, provenienti da tutto il mondo. Non potevano mancare i più autorevoli operatori italiani. “Per l’ottavo anno siamo a rappresentare il settore alberghiero, mettendo in contatto imprenditori con investitori”, esordisce Marco Malacrida creatore di Italia Hospitality, che promuove la visione industriale dell'ospitalità come vetrina elettiva per le eccellenze italiane, riprendendo i tratti più caratteristici del nostro patrimonio culturale e contribuendo a comporre l'immagine dell'Italia produttiva.

“L’interesse per mercato italiano da parte degli investitori internazionali è in crescita esponenziale: quest’anno abbiamo constatato un’accelerazione sia in termini qualitativi, sia quantitativi, e quindi questo punto d’incontro si rivela una grande opportunità. L’Italia si conferma la destinazione più interessante per il turismo globale”, prosegue Malacrida, “chi non ha viaggiato in questi ultimi due anni ha accantonato voglia e risorse per godersi l’esperienza, il soggiorno dei sogni e quindi lo realizzerà. Ma attenzione: le strutture alberghiere devono essere sostenibili, ad esempio attraverso l’adozione di pannelli solari o sistemi per la depurazione degli scarichi; e queste adozioni devono essere accelerate e incentivate senza troppa burocrazia, perché la domanda sta andando con una forte accelerazione in questa direzione. Fra tre anni chi sarà sostenibile sarà sul mercato, gli altri saranno fuori agli occhi della domanda”.

Gli effetti negativi sul turismo legati alla pandemia sembrano dunque allontanarsi. “Abbiamo vissuto due anni decisamente terribili, che però paradossalmente hanno permesso di comprendere cosa vuol dire non avere il turismo in Italia”, osserva Giorgio Palmucci, presidente di ENIT, Agenzia Nazionale del Turismo, “Quindi l'aspetto positivo è stato quello di renderci ancora tutti più consapevoli del fatto che senza turismo il nostro paese non può vivere: questo 13, forse 15% del PIL, quando manca si sente molto, anche per tutto quello che poi deriva dal turismo. Oggi, grazie anche alla campagna vaccinale in Italia, possiamo guardare con un certo ottimismo a una ripresa: dopo due anni c'è una gran voglia di viaggiare, non soltanto da parte degli italiani. E l'Italia è sempre prima come destinazione turistica nei desideri dei viaggiatori di tutto il mondo”, sottolinea Palmucci, “ma come dice anche il ministro Garavaglia poi alla fine siamo quinti per numero di visitatori, per cui dobbiamo trasformare questo essere primi come destinazione più desiderata al mondo in risultati che ci permettano di scalare questa classifica. Un evento come IHIF è quindi importante: vedere ritornare più di 2.400 delegati che partecipano da ogni parte del mondo, del settore turistico e del settore alberghiero in particolare, è importante perché mostra come gli operatori e gli investitori credono nella ripresa; un messaggio sulla potenzialità ancora inespressa nel nostro paese, un forte interesse anche da parte degli investitori, cosa che nel passato non era così evidente”.

E visto che siamo a Berlino, qual è il punto di vista dei tedeschi nei confronti dell’Italia? “In Germania c’è grande entusiasmo, grande voglia di riprendere a viaggiare e conoscere; e certamente il paese che è nel cuore dei tedeschi è l’Italia”, afferma Armando Varricchio, ambasciatore d’Italia a Berlino, “è la destinazione che ha accompagnato generazioni di tedeschi: coloro che sono stati nel nostro paese da bambini ai tempi del boom economico, adesso tornano e portano i propri figli e nipoti. L'Italia è un paese che ha moltissimo da offrire e i tedeschi lo riconoscono; e proprio perché in questo momento abbiamo imparato tutti ad avere un occhio attento in particolare per il tema della sicurezza, l’Italia è percepita come un luogo sicuro sotto tutti i punti di vista. Prima della pandemia, 7 milioni e mezzo di tedeschi ogni anno visitavano l’Italia: un numero impressionante, di gran lunga il più grande numero di stranieri nel nostro paese; e quindi ci sono tutti i presupposti per una ripresa forte di questi flussi; in questi lunghi mesi difficili i nostri operatori e i nostri imprenditori si sono rimboccati le maniche, hanno apportato migliorie, hanno prestato un occhio particolare per fare in modo che le loro strutture fossero confortevoli, sicure e quindi Io credo che nel momento in cui parte la nuova stagione estiva l'Italia potrà trarre grande giovamento. Ma mai darsi per scontati: viviamo in un mondo competitivo, dove il consumatore è consapevole, sa che ci sono diverse opzioni; quindi, eventi come IHIF che si è svolto qui in questi giorni, una grande vetrina mondiale, è l'occasione per mostrare a tutti che gli italiani sono dei grandi imprenditori, dei grandi lavoratori e quindi sanno offrire un prodotto di altissimo livello”.

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