giovedì 7 gennaio 2021
Garanzie Verdi per interventi di riduzione sprechi ed emissioni. Via libera a 7 operazioni per complessivi 600 milioni
Il Green New Deal in versione Sace
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Entra nel vivo quello che sarà un tassello fondamentale del prossimo Piano industriale di Sace, in rampa di lancio quest'anno: la nuova operatività legata al Green New Deal, il piano europeo che promuove lo sviluppo sostenibile e l’economia circolare in Europa.
A pochi giorni dalla firma della Convenzione operativa con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, la società guidata da Pierfrancesco Latini ha già individuato diversi progetti e approvato le prime sette operazioni targate Green New Deal per oltre 600 milioni di euro. Interventi che consentiranno di riconvertire processi industriali per ridurre sprechi ed emissioni inquinanti, sostenere l’economia circolare e la mobilità smart oltre che la produzione di energia da fonti rinnovabili, quali solare ed eolico.
«L’attenzione a sostenibilità e resilienza per tutti in chiave circolare è oggi imprescindibile», ha commentato l’amministratore delegato. «Non solo – ha continuato Latini – perché è maturata la convinzione che ci troviamo ad operare in una nuova normalità, ma anche perché oramai è diffusa la consapevolezza che la sostenibilità rappresenta una grande opportunità di investimento, crescita e occupazione per le società moderne».
La nuova operatività a sostegno del Green New Deal si inserisce nel quadro dell’ampia estensione del mandato di Sace oltre l’export, a supporto dell’economia nazionale, di cui la Società è stata oggetto nel corso del 2020. Una estensione che segue più direttrici, centrali nel Piano Industriale prossimamente in rampa di lancio: il sostegno alla liquidità delle imprese italiane colpite dall’emergenza tramite Garanzia Italia; il rafforzamento del sostegno alle esportazioni italiane mediante un sistema evoluto di coassicurazione tra SACE e Ministero dell’Economia e delle Finanze; la spinta al rilancio dell’economia nazionale, grazie a un programma di garanzie pubbliche a sostegno di progetti d’innovazione e sviluppo infrastrutturale destinati anche al mercato domestico e funzionali alla ripartenza e alla competitività del Paese.
Nell’ultimo mese, Sace ha già incontrato circa 200 aziende potenziali beneficiarie, anche grazie alla collaborazione con Enel Foundation e con l’Sgr F2i. Un confronto proficuo, che resta aperto a tutte le realtà target interessate ad approfondire le possibilità legate al nuovo mandato di Sace in ambito Green New Deal nei settori in cui il nostro Paese esprime eccellenze imprenditoriali.

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