Italo fermerà molti dei suoi servizi sull'Alta velocità. “Non tutti, manterremo dei servizi minimi. L'avevamo detto. Anche per il nostro concorrente, Trenitalia, la situazione è identica". Il giorno dopo l'annuncio dello stop a molte corse Flavio Cattaneo, vice presidente esecutivo di Ntv, si addentra maggiormente nella questione. "Gli italiani già da diverso tempo, da quando si è parlato di seconda ondata, hanno ridotto drasticamente gli spostamenti. Il calo che abbiamo registrato nei giorni scorsi è stato dell'85-95%", con l'aggravante che "mentre durante il lockdown le persone erano a casa e i treni erano fermi, oggi invece abbiamo i treni che funzionano, ed è impossibile continuare a garantire il servizio", precisa Cattaneo le difficoltà di garantire un servizio perché "non si riesce da un punto di vista economico ma anche tecnico, con le zone rosse". La precisazione odierna del manager giunge all'indomani della nota del vettore che informava che “a seguito dell’emanazione del nuovo DPCM che entrerà in vigore il 5 novembre a decorrere dal 10 novembre (Italo, ndr.) sospenderà la maggior parte dei servizi giornalieri del suo network, a causa della riduzione della domanda di oltre il 90% sul trasporto lunga percorrenza in tutta la Nazione e della introduzione delle limitazioni riguardanti la mobilità interregionale da e per territori strategici della propria offerta”. La nota sottolineava che “la situazione che si sta verificando per il trasporto Alta velocità è identica a quella realizzatasi durante il lockdown di primavera, quando si registrò un crollo della domanda del 99% con gravi ripercussioni sull’intero settore”. Peraltro l'azienda garantisce il mantenimento di “2 soli servizi giornalieri sulla direttrice Roma-Venezia e 6 servizi giornalieri sulla direttrice Napoli-Milano-Totino e applicherà la cassa integrazione al proprio personale”.