martedì 22 agosto 2017
Accordo tra Zte Italia e l'Università di Tor Vergata per lo sviluppo e la promozione di percorsi formativi manageriali
Nella foto Hu Kun, presidente di Zte Europe e ad di Zte Italia, e il rettore dell'Ateneo di "Tor Vergata", Giuseppe Novelli

Nella foto Hu Kun, presidente di Zte Europe e ad di Zte Italia, e il rettore dell'Ateneo di "Tor Vergata", Giuseppe Novelli

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Zte Italia – uno dei maggiori provider di prodotti e servizi per le telecomunicazioni a livello globale presente in Italia da oltre dieci anni – e l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” annunciano un accordo per la realizzazione di un centro di formazione e ricerca nell’Ict (Information and Communication Technologies) e altri settori affini alle attività della multinazionale cinese. Uno degli obiettivi principali del polo di eccellenza, che si chiamerà Zte-Università di Roma Tor Vergata Joint Training Center (Jtc), sarà lo sviluppo e la promozione della formazione manageriale, grazie alla collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria dell’Impresa “Mario Lucertini” dell’Ateneo romano.

«Siamo molto soddisfatti di questo accordo con una delle più prestigiose università italiane, che permette a Zte di consolidare la propria presenza in Italia, paese che consideriamo strategico per le nostre attività a livello internazionale e che è al centro di un importante piano di investimenti - ha dichiarato Hu Kun, presidente di Zte Europe e amministratore delegato di Zte Italia -. Il nostro programma di crescita, a cui stiamo lavorando dall’inizio dell’anno, prevede di continuare a investire incrementando sia la nostra forza lavoro sia la nostra base clienti. Creare nuova occupazione richiede tuttavia anche la necessità di aumentare le competenze dei nostri tecnici e delle persone impegnate nell’indotto. Tor Vergata è il primo esempio di collaborazione con il mondo accademico italiano e siamo aperti ad altre partnership nel futuro».

L’accordo prevede l’attivazione di corsi e attività di formazione sulle Ict, la gestione di impresa e nel campo delle comunicazioni mobili e delle reti di telecomunicazione fisse e ibride di futura generazione (Nga); l’organizzazione di eventi, seminari, workshop di settore; la partecipazione congiunta a progetti di formazione, sia nazionali che internazionali. “Tor Vergata” mette inoltre a disposizione parte della sede di Villa Mondragone, il prestigioso Centro di rappresentanza situato a Monte Porzio Catone (Roma), dove l’azienda realizzerà un laboratorio dotato di strumenti innovativi per le telecomunicazioni fisse e mobili. Il Jtc avvierà le proprie attività operative a partire già dal prossimo mese di ottobre.

«Questo accordo segna un altro importante traguardo per il nostro Ateneo – ha dichiarato il rettore di “Tor Vergata” Giuseppe Novelli – e conferma la validità della direzione strategica intrapresa da una università che vuole tradurre in azione l’importante concetto della “Terza missione”. È solo aprendoci, mettendo a disposizione i nostri talenti e le nostre competenze, mettendo a frutto i risultati della nostra ricerca che possiamo davvero segnare un cambio di passo. Abbiamo il dovere di dialogare con la società, creare opportunità sempre nuove e possibilità di crescita per i nostri giovani».

Grazie all’accordo, il polo entra a far parte della Zte University, un circuito mondiale composto da altri 15 centri in tutto il mondo, nato per fornire servizi di alta formazione per i clienti, per i dipendenti e per le società partner. A oggi, le attività della Zte University interessano quasi 500mila persone e più di 400 aziende in tutto il mondo.

«Siamo la prima università italiana a far parte di questo network – conclude il rettore Novelli – a riconferma della nostra vocazione all’innovazione, all’interdisciplinarietà e all’internazionalizzazione, certificata da centinaia di accordi e collaborazioni di didattica e ricerca, dalla presenza autorevole nei principali circuiti e dalla nostra capacità di attrarre l’attenzione da parte di istituzioni, aziende e studenti di tutto il mondo. È così che, giorno dopo giorno, costruiamo una vera “Università positiva”, competitiva e all’avanguardia».

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