giovedì 14 settembre 2017
Le assunzioni, con contratto a tempo indeterminato, riguardano le sedi di Segrate (Milano) e di Roma e avranno luogo entro la fine del 2017
Alla ricerca di 200 giovani laureati
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Ibm Italia è alla ricerca di 200 giovani laureati in ambito tecnico-scientifico ed economico da
inserire nell'area dei Servizi di Consulenza per il business (Gbs). Le assunzioni, con contratto a tempo indeterminato, riguardano le sedi di Segrate (Milano) e di Roma e avranno luogo entro la fine del 2017.

Due le figure professionali ricercate. La prima, definita come Cognitive/Digital/Cloud Process Transformation Consultant, con base a Roma e a Segrate, guarda al percorso di innovazione digitale
intrapreso da aziende di ogni settore d'industria per poter sviluppare nuovi modelli di business. Ciò significa affiancare i clienti occupandosi di aspetti che vanno dalla strategia ai processi, dalla gestione degli asset ai progetti di trasformazione tecnologica e organizzativa. Internet of Things, Advanced Analytics, Data Science e Cognitive Solutions sono le principali aree di lavoro e specializzazione.

La seconda figura ricercata, con inserimento nella sede di Segrate, è quella dell'Enterprise Applications
Consultant. Si tratta dell'area di servizio e sviluppo di soluzioni in ambito Sap, Oracle o Microsoft che aiutano le aziende a integrare i dati per migliorare prestazioni ed efficienza e a reinventare digitalmente le attività grazie alle tecnologie mobili e cognitive.

Il percorso di formazione delle competenze e di crescita della leadership, necessarie alla professione di consulente, sarà continuo per i primi 24 mesi. La richiesta di una conoscenza fluente della lingua inglese è comune a entrambi i ruoli.

«Per noi si tratta di un investimento importante - spiega Andrea Raimondi, Hr director di Ibm Italia - che va in continuità con l'impegno dedicato alla formazione delle competenze necessarie al Paese. I nostri clienti hanno bisogno di consulenza e tecnologia per dare corpo alla trasformazione digitale del business in chiave competitiva. Per questo occorrono skill nelle aree più innovative capaci di estrarre il valore dalla conoscenza, insita nel patrimonio di dati di ogni organizzazione».

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