giovedì 15 settembre 2016
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"Per effetto del Jobs act, la crescita occupazionale sta interessando tutti i livelli professionali: dai top manager ai giovani. Per le figure più junior, l’introduzione di benefici fiscali e l’eliminazione del contratto a progetto hanno prodotto più opportunità professionali e rapporti di lavoro più stabili dopo decenni di precarietà e incertezza". È quanto afferma Alessandro Bossi, direttore di Hays Italia, società operante nel recruitment di top e middle management."Sul mercato middle e executive management, sono aumentate le opportunità di reintegro per quei professionisti inoccupati che prima dell’entrata in vigore della riforma avrebbero potuto valutare solo contratti di consulenza. Va però notato che è cresciuto il timore di un cambiamento per i professionisti che già hanno un’occupazione", sottolinea."Per quanto riguarda gli incentivi fiscali - gli fa eco Sofia Cortesi, financial director di Hays Italia - nel 2016 abbiamo registrato una flessione nelle assunzioni in parallelo con la diminuzione degli sgravi fiscali rispetto al 2015, anno di entrata in vigore del Jobs act".
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