mercoledì 30 gennaio 2019
Elettronica, trazione integrale permanente e motore boxer: i tradizionali punti di forza del marchio giapponese alla prova di neve e ghiaccio nella Lapponia finlandese
Guidare a 23° sottozero, test estremo per Subaru
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Il bianco è l’unico colore previsto, e il silenzio della neve è una sensazione che fa rumore. Ci passi sopra con le gomme e solo qui non la sporchi mai: chilometri e chilometri di nulla, i solchi di chi ti precede come pista e sei Subaru da guidare. Ghiaccio, il termometro che segna 23 gradi sottozero, il buio alle tre di pomeriggio: c’è di peggio nella vita, ma anche di meglio.

La nostra Impreza più che un modello è un’idea di viaggio, la Lapponia finlandese un parco giochi per chi ha fatto della trazione integrale il suo dogma. Andiamo, proviamo a capire come si possa guidare in condizioni estreme le stesse vetture che ogni giorno usiamo sulle strade di casa nostra. Capire invece come si possa vivere qui, quello è praticamente impossibile. A 170 chilometri dal Circolo Polare Artico, l’inverno morde il fiato ma le vetture del marchio giapponese sembrano non soffrire. Quando la strada diventa un grande anello di ghiaccio, è bello anche mettersi al volante dell’unico modello Subaru a trazione posteriore, la coupé BRZ. Gomme chiodate in questo caso, la coda dell’auto che derapa, ma sempre in perfetto controllo. Le altre vetture della nostra prova sono quelle che compongono la gamma Subaru al completo: tutte rigorosamente 4x4: le nuove Impreza e la XV, l’anteprima assoluta della “familiare” Levorg nella versione 2019, il Suv Forester e l’Outback, compromesso perfetto tra una crossover e una wagon.

Sicurezza, divertimento, durata nel tempo: sono questi i cardini del brand giapponese. Ma è qui, con queste condizioni di guida che inizi a comprendere cosa fa di una Subaru, una Subaru. Un marchio relativamente piccolo (che vuole restare tale) ma estremamente fidelizzato che ha due prerogative fondamentali e storiche: il motore boxer (dal 1966) e la trazione integrale permanente Simmetrical All Wheel Drive, addirittura dal 1972. In un paesaggio fatto di lunghi rettilenei di deserto gelato, boschi immensi (il 70% della Finlandia è coperto da alberi), 718 laghi e 200mila renne che qui sono più numerose degli abitanti, è confortante sapere di poter contare sulla tecnologia EyeSight, che attraverso due telecamere raccoglie le informazioni per gestire frenata d’emergenza e cruise control adattivo riconoscendo gli eventuali ostacoli improvvisi e la loro distanza.

Quando prendiamo il volante della XV e il tracciato prevede una salita ripidissima, c’è la modalità del sistema X-Mode per gestire la risposta del motore, dei freni e della trazione su fondi a basse aderenza: l’elettronica pensa a tutto, come pure nella successiva discesa dove l’Hill Descent Control frena automaticamente la vettura per ridurre la velocità e scendere in piena sicurezza. Stessa confortante risposta anche affrontando il “twist”, situazione cioè in cui i punti di appoggio delle vettura sul terreno sono solo su due ruote diagonalmente opposte. Confortevole, squadrata, bella da vedere, collezionista di premi quest'anno in tutto il mondo in tema di sicurezza: la XV è la vera sorpresa della gamma Subaru: in Italia nel 2018 ne sono state immatricolate 1.910, confermandosi come una delle crossover preferite dal mercato.

Ma anche a livello globale, l'anno appena trascorso è stato molto positivo per il marchio giapponese. Un milione di vetture immatricolate nel mondo, l’86% della produzione riservata ai Suv, quasi il 90% delle motorizzazioni a benzina dopo una improvvisa e decisa fuga dal diesel per adeguarsi ai tempi. Di elettrico qui nemmeno si parla, l’ibrido arriverà, ma con calma, su due modelli non prima di fine 2019, probabilmente più per obbligo che per scelta. Per il resto, sicurezza, affidabilità, tecnologia e sostanza: pochi fronzoli. L’orgogliosa “diversità” di Subaru si riassume nei suoi 102 anni di storia e nella sua indipendenza, quasi unica in un panorama di gruppi automobilistici sempre più alleati e confusi tra loro.

Anche il futuro è coerente con lo spirito di questo brand che ha sposato la politica dei piccoli passi: a fine febbraio debutterà una serie speciale dell'Outback, chiamata non a caso 4Adventure, studiata per l'uso nel tempo libero. Una curiosità: avrà i sedili progettati con rivestimenti idrorepellenti. A inizio febbraio invece, arriva una edizione limitata spiccatamente sportiva anche per la BRZ, mentre bisognerà attendere maggio per l'arrivo della versione 2019 della Levorg, ingentilita nell'aspetto e privata della presa d'aria sul cofano, dotata di un nuovo motore 2-0 benzina da 150CV.

C’è ancora strada da fare, mentre cala un buio attutito dal colore del terreno. Tocca proprio alla Levorg questa volta accompagnarci agile e leggera sulla neve eterna di questo viaggio nelle suggestioni grazie anche al motore boxer, che per la sua architettura a cilindri orizzontali contrapposti ha un baricentro più basso per un miglior bilanciamento della vettura a beneficio della sua stabilità. Il traguardo ora è vicino, anche la Lapponia prima o poi finisce, al contrario del freddo. Resta la sensazione di aver guidato sicuri, superando difficoltà insolite, divertendosi e senza alcun timore. E questo, alla fine, è il senso di ogni viaggio.

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